Se fosse vero
quante volte te lo avrei gridato in volto
e quante volte lo avrei scritto sui muri immaginari ormai alti fra noi.
Tra i fogli,
sparsi nel vento,
avrei portato a te la mia essenza.
Nell'immensa tela azzurra del cielo stellato
squarciata dai fuochi in una notte d'estate,
mi sarei perso senza più ritrovarmi
per ritrovare ancora te tra l'odore di mille sospiri attesi e mai avuti.
Se fosse vero e forse un po' lo è,
il sentir del cuore mi trascinerebbe altrove
lontano dai miasmi di un passato esanime,
verso un futuro ameno che attende di esser visitato.
Se fosse vero,
non riuscirei a sentir il sibilio di una passione placata
ma non desolata,
che resta ancora viva
come ferita mai rimarginata in me.