Sono tornato per entrare nel tempo
in uno stesso giorno d'estate
di un primo ricordo
nell'alba che nasce improvvisa
specchiandosi sulle acque chete del lago.
L'aria s'impregna del dolce tepore di vita
sciogliendo l'umida foschia della notte
leggera s'innalza fluttuando
distorcendo celate velate forme
emergono dal buio di un lontano passato.
L'immenso avvolge mentre l'attimo espande.
Libero nella gioia d'essere
lascio il freddo fremito di morte vibrare
nel tempo non mio che scorre.
Sono sceso dalla vetta del monte
nel mio mondo di silenziose attese
bambino che ride tra i fiori
dove tutto è pianura,
le rocce nubi
l'amor è un canto di una vita senza età
ferma d'incanto
in un tempo che fu.