È ancora notte
quando Gina è già lì con la conca di legno
piena di calze, mutande e magliette
un pezzo di sapone francese e un po' di polvere colorata per le lenzuola
l'acqua che cade dentro le vasche, chiacchera
le racconta di ieri sera coi lampioni mezzi addormentati
quei due stupidi le han buttato dentro
Attilio, ubriaco perso per Dolores
la bagascia, che si specchia nella sua vasca
ravvivandosi i capelli neri, prima di lavorare
per farsi giovane
come i ragazzini che giocano imitando Sivori
giocano e si bisticciano, le megere
per rubarsi i riccioli di Gavino il pescatore
guardano e ridono, le vasche dei Truogoli
incastonati come zaffiri
in mezzo ai vicoli di Genova vecchia