s'inerpicano su lisce pareti d'oro cristallo e topazio
retoriche pseudo futuriste in parlamenti che riflettono
solo tenui bagliori di una manipolata democrazia
goffi formichiferi personaggi
- lividi d'atavici rancori -
indaffarati a raggranellar molliche
nel proselitismo di masse inerti
feroci sicari dell'intelletto
dispensano propri insegnamenti
sul valore intrinseco d'ignavia
il potere "duro" nelle mutande
d'un alfiere leghista
- per tre volte -
non ammesso all'esame
vincitore ereditario d'una lotteria padana
sulla stessa fragile scacchiera
un pedone, ahimé, plurilaureato
è immolato ucciso sacrificato
per un re[pubblica] inavvertibile
celato tra grigie corolle di teschi sorridenti
- suoi ministri -
assisi su scranni di vasi con fiori secchi
a fregiar di mafia
un massonico tabernacolo di potere
vertice d'una piramide capovolta
che grava d'illecito peso
su povertà distribuita a piene mani