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A eluana englaro

Più non sapevo percepire
la ricchezza e intensità dei miei respiri
che rantolavano timidi tra le mie ossa
del giorno in cui un'automobile color follia
scelse di alzare la voce
di gridare più forte
della mia felicità e dei miei sogni.
schiava di un'inconsapevole agonia
imprigionata tra tubi e dolore
tra le catene di un futuro
mascherato da immobile presente
e tutti gli istanti
che non ho potuto fotografare
con sguardi, parole, pensieri
per poter ricamare su di loro
Il nome di amore e ricordo.
Oh, se la carezza di quel lago
che mille volte salutai sorridendo
mi avesse potuto regalare la sua mano
se le serate disegnate con gli amici
avessero saputo parlare con il mio dolore
raccontargli
la voglia di vita che germogliava
maestosa e discreta
nel giardino dei miei giorni;
e convincerlo ad abbandonarmi;
no, lo so
il letto e le lenzuola
mai seppero dare fiato
a questo mio vivere senza vivere;
a te dico
adorato babbo Beppino
abbi la forza per baciare
non per maledire
queste incomprensibili traiettorie
cesellate dal nostro destino;
lungo non poteva essere
questo nostro viaggiare insieme
ma indelebile è la scia di luce
che custodisce il nostro reciproco bene.
Sono rinata angelo
dopo essermi assaporata donna
per lo spazio di un esile soffio
ma sempre navigherò con te e mamma
in questo mare odorante di tempesta
che cerchiamo di inventare vita.

 

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5 commenti     1 recensioni    

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1 recensioni:

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  • senzamaninbicicletta il 10/12/2011 22:54
    "un futuro mascherato da immobile presente"; "queste incomprensibili traiettorie cesellate dal nostro destino" questi versi mi hanno colpito molto, non perché siano metafore di ottimo livello, ma perché sono fotografie di istanti che in poche parole racchiudono enorme significato. L'autore ha scritto una poesia difficile, poiché è difficile affrontare questo argomento, con estrema bravura e "disinvoltura" senza cadere nel lamento nella disperazione rabbia o vendetta. I suoi versi sono sereni e alla fine lasciano un leggero inevitabile sgomento nella dedica ai genitori. Una poesia molto bella e raffinata. Complimenti

5 commenti:

  • cristiano comelli il 11/12/2011 10:51
    Invio a tutti un abbraccio e ringraziamento collettivo. Come ho già avuto modo di dire in altre occasioni, sono credente e cattolico e quindi ritengo la vita un dono di Dio. Sono quindi contrario a ogni tipo di eutanasia. Al contempo, però, sposo quanto affermato da Vincenzo. La Chiesa non può permettersi di giudicare il dolore di un uomo; deve sì riaffermare il primato della vita (anche se Eluana non sapeva più di avere vita da tempo) ma non mai giudicare negativamente chi compie una scelta che sicuramente gli è costata tantissima sofferenza e dolore. Io non so se Beppino Englaro sia credente o meno, ma vorrei comunicargli con questa poesia che riuscirà a ritrovare la sua Eluana un giorno, e quei sorrisi, quelle carezze, quelle tenerezze che si potranno scambiare saranno per sempre. Che non ci saranno più strade mortali a ostacolarli. E che non ci saranno più intubazioni maledette a fermarli. Cordialità.
  • karen tognini il 11/12/2011 10:24
    Sono rinata angelo
    dopo essermi assaporata donna
    per lo spazio di un esile soffio
    ma sempre navigherò con te e mamma
    in questo mare odorante di tempesta
    che cerchiamo di inventare vita.

    Senza parole Cristiano... la tua abile penna sa descrivere ogni tipo di sensazioni... cosi' che diventino emozioni!
  • Ada Piras il 11/12/2011 08:36
    Mi unisco agli altri commenti.. complimenti.
  • Anonimo il 11/12/2011 08:33
    non ho parole cristiano... toccante entra nell'anima... tema importante che la tua poesia ha affrontato con delicatezza, ed eleganza." Sono rinata angelo " complimenti di cuore
    carla
  • Vincenzo Capitanucci il 11/12/2011 08:03
    Eluana... un nome che mi riempe di dolore e di rabbia... nel contastare l'ottusità di una Chiesa... che ha perso imprigionata da dogmi... ogni forma d'Amore... di uomini politici... che ci hanno giocato sopra... trattando il Padre... come un assassino...

    Splendida Cristiano... concordo con Manì... per il tono pacato che hai saputo dare... e la bellezza delle metafore...

    Sono rinata angelo
    dopo essermi assaporata donna
    per lo spazio di un esile soffio
    ma sempre navigherò con te e mamma
    in questo mare odorante di tempesta
    che cerchiamo di inventare vita.

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