Inebriavi la stanza vuota
di musica e poesia,
insipido riscontro
di voci, di echi lontani
persi nel cerchio mai definito.
Camminavi con lo sguardo perso,
il capo abbassato
per guardare i tuoi passi,
seguita dalla tua ombra di malinconia.
Lunghi capelli ramati,
sorgente di luce
sotto un sole che baciava la fronte.
Ti ho ritrovata stanotte,
in un sogno,
in un lampo,
in un pensiero leggero
che ricorda la fresca pioggia estiva,
la rugiada posata su petali di rosa.
Dolce il mio risveglio
nel ricordarti che sei poesia,
così fuggitiva...
così costante nei miei pensieri.
Ciò che sei... lo sento,
empatica carezza
che sfiora il volto
in questa notte propiziatoria
che saluta la tua presenza,
che riveste immagini
spogliate dal tempo.
Lascia un sorriso il tuo ricordo,
tu che hai colmato
con terra fertile
un coccio vuoto...
"lasciando fiori al tuo passaggio."