username: password: dati dimenticati?   |   crea nuovo account

Firenze 13/12/11

Firenze che scappò.
Firenze che si nascose.
Firenze che ebbe paura.

Tre colpi di pistola bianca
che scoccarono alle dodici.

Due uomini di colore
che rimasero a terra.

Poi silenzio.
Poi più nulla.

Poi di nuovo due spari
a spezzare il sole
ancora alto
in un grigio cielo.

Poi il sangue.
Poi le lacrime.
Poi la rabbia.
di ugual colore

Il Nazismo.

Un sintomo di quella malattia
che colpi Firenze
in quel giorno di follia.

Firenze
comunque
non rimasta indifferente.

Firenze
comunque
che non dimentica
e non può dimenticare.

Firenze che ha aperto
i suoi occhi
il suo cuore.

Firenze ferita nel suo orgoglio.

Firenze che non molla
e mai mollerà
la nostra lotta contro il razzismo.

 

3
6 commenti     1 recensioni    

un altro testo di questo autore   un'altro testo casuale

1 recensioni:

  • Per poter lasciare un commento devi essere un utente registrato.
    Effettua il login o registrati
  • senzamaninbicicletta il 14/12/2011 17:22
    difficile fare una poesia di un fatto così atroce, ma tu hai preso la follia l'hai modellata in versi e ne è sortita un'opera di gran valore. Ottima

6 commenti:

  • Philip il 15/12/2011 20:00
    Einstein diceva che se riuscivi a spiegare una legge matematica o fisica o di qualsiasi altra cosa allora quella legge è giusta. Il significato deve arrivare, e nel modo più diretto che ci sia. È un argomentazione difficile da trattare e già lo scritto che Stefano ha buttato giù, nel suo modo " infantile ", basta e avanza a farci capire l'amarezza che questo gesto ha portato a Firenze, a noi fiorentini e al resto d'Italia. Cerca di riflettere di più su ciò che uno vuole comunicare.
  • STEFANO ROSSI il 15/12/2011 14:51
    Grazie Carla e grazie Raffa! un abbraccio.
  • Anonimo il 15/12/2011 09:48
    sono d'accordo con senzamani... un tema forte e toccante ben esposto stefano bravo...
    un abbraccio carla
  • Raffaele Arena il 15/12/2011 01:12
    Il messaggio è chiaro. esiste una Firenze "chiusa" e arrabbiata per la crisi e come va evolvendosi la situazione mondiale e una Firenze che, in quanto a tolleranza, anche se l'esempio non è calzante ma importante, è stato il primo stato europeo ad abolire la pena di morte, come Granducato di Toscana. E sicuramente ogni tragedia lascia sempre sgomenti. Nel tuo sfogo c'e' però la rivendicazione di tolleranza e di come Firenze accoglie con grande civiltà tutte le persone da tutto il mondo. non per niente e' Capitale Europea della cultura. E questo e' un fatto.
  • STEFANO ROSSI il 14/12/2011 17:57
    Caro Jah a me pare invece che hai capito ben poco di ciò che ho scritto. perchè tutto è tranne che infantile.
    Ho inserito questa poesia non per avere commenti di come l'ho scritta (poi se ci sono ben vengano)ma solo per far riflettere su quello che è successo nella città dove abito. TUTTI devono saperlo. perchè una cosa abbominevole. NO AL RAZZISMO
    (Grazie SENZAMANIINBICICLETTA il tuo commento invece è molto apprezzato)
  • Jah Gan & buffy_zeus il 14/12/2011 17:43
    a me pare tratti un po' infantilmente il tutto, forse perché scritta di getto.

Licenza Creative Commons
Opera pubblicata sotto una licenza Creative Commons 3.0