Nun se puote
certo di'
che l'anema mea
niun peccato
ave,
candida dunque
como lo giglio
nun est,
eppure timorosa
essendo
e lo petto
in mea culpa
mea culpa est,
pentitosi battendosi,
un posticino a l'ombra
de li Arcangeli
e lo Simon Pietro,
quanno lo Caronte
a l'antra sponda
lo meo Essere
mena,
attendesi percui,
e sora Morte perciò
paura nun fia.
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2 commenti:
Anonimo il 18/12/2011 00:33
Sora ipocrisia è più forte di qualsiasi mea culpa... purtroppo! Bisognerebbe pentirsi ed imparare a non giudicare nessuno, prima di recitare il mea culpa. Bella poesia!