Fuori è freddo...
Una nivea nube si addensa
sulla volta lievemente azzurra di dicembre,
verdi macchie di svettanti abeti
danno coloritura ad un paesaggio dall'aria
cristallizzata.
Il fiammeggiante sole dell'estate
è divenuto un ricordo e dimora
su altri, distanti scenari.
Strepita il vento tra fronde
intorpidite e brinate,
disperdendo foschie
verso lontane, imbiancate prospettive
ed intorno morbide bordure di fiocchi
sulle strade non più fiorite
ma di miriadi di lucerne gremite.
È tempo di gelide giornate
di esordiente inverno,
intiepidito dai nascenti fulgori
dei giubili festosi.
Ad animar ed allietar le vie
stuoli di bimbi e persone
in cerca di ninnoli ed inconsueti gingilli
tra luminarie incandescenti,
lucine lampeggianti e
antichi sottofondi
di cornamuse
ed euforie diffuse.
E al di fuori di tale trasognata dimensione
le solite, numerose e non sempre
dimenticate difficoltà
di ogni vita,
di ogni realtà,
per pochi giorni tappezzate
di fregiati, vermigli velluti.
Ma se la porta dei cari si apre,
tra sfondi di illuminati abeti e divini presepi,
tra incantati carillon e confortevole calor,
sinceri e materni sorrisi
stillanti dal cuor,
è sempre ardore in noi
è sempre un caloroso, santo Natale!