Sogno ad occhi aperti
e non vi è più riposo
tra le mie dita
che scavano fango
il petto, squarciato
dalla tua voce
è temporale dell'anima
più dolce, del canto di luna
che, al cader della rugiada
soffia al vento, parole
tra i rami di ferro
dove vive la pazzia dei colori
dove, il sole tenue d'inverno
solca i mari per il tuo viso
in queste vuote mura
mai sazie di Te