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Quel suono del flauto dalla montagna

sono versi di pioggia

.. e salgo al suo paese dove a salire
non sei salita mai
dormono le sue vesti
i miei sudici panni
troppe notti passate sveglio,
dove lei non chiamava mai..

... e sono di nuovo qui
nell'ora del risveglio è il suo paese
ogni creatura vive il suo mestiere del domani;

è tempo dei colori, era Ottobre...
dell'autunno quando piove
quando le foglie cadono
sui visi innamorati,
... e il mio mestiere è un altro
non sono quello vuoi
jeu joie des douleurs
libertè et solitude
solo i poeti
risalgono i fiumi con le ali;

e immagino gli occhi suoi quando
bagnati di luce
quando
ai piedi del paese giocava
ai giochi dove i bimbi perdono
l'ingenuità dell'emozione.

E dove capì
i giochi degli uomini..

lei piaceva prima
di quando la conobbi
come una maiolica di vetustà incrinata
va via da me cercando il suo vasaio,
chi sa tenere le sue mani esperte
sulla bocca
serbandole il sorriso,
tante mani così desiderano incorniciare il suo vaso fragile
di delicata seta pelle, lo sguardo sensuale
lambire, la venustà di quando le sue ciglia si chiudono

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2 commenti     1 recensioni    

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1 recensioni:

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  • Vincenzo Capitanucci il 05/08/2015 12:28
    solo i poeti
    risalgono i fiumi con le ali... e si sventrano partorendo dentro...

2 commenti:

  • giuseppe gianpaolo casarini il 15/12/2017 10:56
    Gran bella poesia per immagini e sentimenti.

    ggc
  • simona mugnaini il 29/12/2011 22:57
    bella! descrivi bene il tuo sentimento... mi ha entusiasmato molto "partorisci dentro la dolezza di qualsiasi corpo tu abbia" fantastico! bravo mi piaci!

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