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Al Tempo

Ritorno a scomporre i miei
inutili versi
e catturo miasmi
di vite stagnanti.

Il ritmo dei giorni
serpeggia incessante
e come un vecchio pietoso,
emana un putrido odore
di rimorsi e di morte.

Sorride diabolico il Tempo,
dirige insolente
il suono ossessivo
di un ritmo funesto.

Incombe scabroso
sul nostro debole petto
e depone furtivo,
con meticolosa premura,
il multiforme ritratto
della nostra esistenza.

Allatta i suoi figli
coi seni gonfi e ripieni
di un'aspra e gelida linfa;

li rende vittime e schiavi
di un ingannevole
e arcano mistero.

Di un accettabile vizio
che un giorno tutti
dovremo lasciare.

Coi nostri corpi
Eternamente impotenti.

 

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2 commenti     2 recensioni    

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2 recensioni:

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  • Anonimo il 19/11/2013 05:20
    apprezzata.. complimenti.
  • Auro Lezzi il 20/12/2011 09:37
    Forse era solo la cucitrice che è venuta meno.. Però ha cucito a meraviglia i versi.

2 commenti:

  • Alessandro il 21/12/2011 00:19
    Bella descrizione del tempo, carnefice e spietato ingannatore.
  • Vilma il 20/12/2011 07:54
    piaciuta moltissimo... complimenti

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