un tempo sì che riuscivo
a sognare!
Piena di speranza
forte della mia giovinezza
solevo prendere lembi
d'azzurro cielo,
luminosi raggi di luna
e con un ago fatato, ricamare
il vestito ai desideri.
La vita però ha sconvolto,
stracciato i preziosi disegni.
Forse i miei erano sogni cuciti
con un'imbastitura d'esili fili
o forse non ho saputo sognare.
Ed ora, invecchiando, disillusa,
sento di assomigliare
non alla ricamatrice di un tempo
ma all'esile ago da ricamo
rinchiuso nella scatola azzurra
dei sogni perduti.
Un ago che ancora
ardentemente spera
in mani sapienti
che sappiano infilare nella cruna
fili d'arcobaleno
per ordire
nuove, damascate trame d'amore.