username: password: dati dimenticati?   |   crea nuovo account

Un amore chiamato trapianto

Se altro non sai fare
che comprimere la mia dignità
al lezzo nauseabondo
di violaceo cadavere
mai meriterai
di qualificarti vita;
immobile mi scorgi, è vero
nella quiete impenetrabile di ghiaccio
di una stritolante sala d'obitorio;
ma io sto parlando
al tuo diniego ad ascoltarmi
mi sto reinventando vita
è l'anima, comprendi
che mi ha addestrato
a essere volo compiuto
per un altro volo prossimo a compiersi.
La mano d'acciaio della morte
sa custodire simulacri di rinascite
che neppure sai immaginare;
ascolto silenzioso e rispettoso
pianti lacerati di parenti
forse il Dio che mi tolse
dai confini ormai consunti
di un corpo non più corpo
mi trasmise la missione
di imparare a far risorgere il sorriso.
Vivrò in altro nome
ma sarò sempre il tuo nome
anagramma festante e fiero
del tuo lucente vissuto
scolpito in un'altra identità;
eccoli
i nomi in cui un referto medico
mi racchiude
con la sua ragnatela di burocrazia,
mi potrai chiamare
cuore, midollo osseo, rene,
cornea o fegato
ma forse
il candido fruscio
del mio discreto insinuarmi
nella famiglia inesplorata di altre membra
ti insegnerà a definirmi unicamente
slancio sincero d'amore.
Cedere non dovranno mai
i fedeli soldati
della vera intelligenza
al ruggito ipocrita
che stringe nel cerchio della consunzione
un corpo che invece sa vestirsi
di compiuta donazione;
esistere
si fregierà del titolo di esistere
se il rantolio conclusivo di un respiro
saprà passare il suo testimone
a respiri baciati dalla risurrezione.

 

10
14 commenti     0 recensioni    

un altro testo di questo autore   un'altro testo casuale

0 recensioni:

  • Per poter lasciare un commento devi essere un utente registrato.
    Effettua il login o registrati

14 commenti:

  • cristiano comelli il 21/12/2011 18:30
    Grazie ancora a tutti per i lusinghieri consensi e naturalmente auspico possiate godere un Natale appagante e un anno nuovo foriero di tutte le soddisfazioni che cercate nel quotidiano e in un orizzonte temporale di più ampio respiro. Cordialità.
  • karen tognini il 21/12/2011 16:01
    Stupenda Cristiano... da morti gli organi propio non ci serviranno piu'... dovrebbe essere di "legge" per tutti!!!...
    un caro saluto...
    k
  • Angela Francesca Russo il 21/12/2011 12:42
    oddio una poesia che comincia con tristezza ma poi risorge in vita, complessa, direi anche un po' pesante, perchè tratta un argomento delicato, nel complesso elegante scorre piacevole la lettura, bravo
  • Anonimo il 21/12/2011 12:01
    Versi meravigliosi, un messaggio che scuote l'anima. Nella nostra breve vita abbiamo la facoltà di innalzarci oltre la solitudine, la disperazione, il dolore e la morte stessa solo se capaci di donare e donarsi perchè è l'unico modo per ridare, ricreare e far rinascere speranze e sorrisi.
  • silvia ragazzoni il 21/12/2011 11:44
    Bellissima.. parole che entrano nel cuore.. un pensiero che condivido a pieno!.. Complimenti Cristiano!
  • Vilma il 21/12/2011 11:16
    Molto toccante, condivido ogni parola.
    Buon Natale
  • Ada Piras il 21/12/2011 10:10
    Non esiterei a darlo per un mio caro... molto bella.
  • Vincenzo Capitanucci il 21/12/2011 07:20
    Se non abbiamo donato il nostro cuore da vivi... doniamolo da morti...


    Da cuore a cuore.. Splendida Cristiano...

    ... Vivrò in altro nome
    ma sarò sempre il tuo nome
    anagramma festante e fiero
    del tuo lucente vissuto
    scolpito in un'altra identità...
  • cristiano comelli il 21/12/2011 07:09
    Ringrazierò sempre molto chi dà la sua disponibilità a donare postmortem, anche perchè, quando siamo morti, non so che potremmo farcene noi personalmente di organi che non ci assistono più. Tanto è meglio, quindi, donarli e rendere felice chi ancora è dotato di respiro e, giustamente, intende mantenerlo a lungo. Al signor Arcano Antares, che ringrazio, vorrei dire che la conoscenza sfugge per me solo a chi non desideri informarsi. Se una persona non conosce questa materia, può sempre appunto informarsi e leggerne, o parlando con l'Aido o leggendo pubblicazioni specializzate, fatte in genere assai bene. Cordialità.
  • senzamaninbicicletta il 21/12/2011 06:53
    ma sarò sempre il tuo nome anagramma festante e fiero del tuo lucente vissuto scolpito in un'altra identità. Una bellissima immagine, mia figlia lo ha subito di fegato. Grazie per la poesia molto bella
  • loretta margherita citarei il 21/12/2011 06:07
    sono iscritta all'AIDO, quindi condivido questo splendido suo pensiero, complimenti
  • A. A. il 21/12/2011 02:34
    Bé, non male, non male davvero. Ma il Senso, data la sua mediocre rilevanza, sfugge da chi non ha in pugno la conoscenza adatta per riceverla.
  • Vito Bologna il 21/12/2011 01:18
    Meravigliosa, ben scritta, Auguro un mondo di bene
  • Giacomo Scimonelli il 21/12/2011 00:59
    ''... La mano d'acciaio della morte
    sa custodire simulacri di rinascite
    che neppure sai immaginare;
    ascolto silenzioso e rispettoso
    pianti lacerati di parenti
    forse il Dio che mi tolse
    dai confini ormai consunti
    di un corpo non più corpo...''

    intensi e profondi sono versi che colpiscono.. arrivano al cuore...

Licenza Creative Commons
Opera pubblicata sotto una licenza Creative Commons 3.0