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Pubblicità regresso
Correva senza sella
il bellissimo cavallo bianco
su quella spiaggia
mentre lo spot, e la sua musica
e voce fuoricampo declamava
le qualità di quel sapone:
per doccia, per bagno
antiallergico, a protezione
del ph. Una pubblicità
che oramai da più di venti anni
aveva un successo inverosimile
e tutti che usavano quel prodotto
di continuo. Per ogni doccia
per ogni bagno, per ogni
lavata di mani e di ascelle.
E fu così che mentre si girava
la nuova edizione dello spot
con lo stesso cavallo,
un'onda anomala
dalla strana schiuma
si erse per circa dieci metri
ma non era acqua,
era quel magnificato sapone
con tutti i contenitori di plastica
che in vent' anni erano stati venduti.
Il cavallo fece l'ultimo disperato nitrito
cercarndo di evitare l'onda
consapevole dell'inganno in cui era caduto
cercò di fuggire, per non intossicarsi
da quella strana marea color verde schiuma
puzzolenete per giunta. E per evitare
milioni di contenitori in plastica
di quel famelico prodotto.
L'onda risucchio in un sol colpo
come brutto scherzo del destino
l'animale, la cui testa
per cercare di rimanere a galla
era diventata oramai non più bianca
ma verde al profumo pino puzzolente
Il regista si salvò per un pelo
e chiamò la produzione, disperato
per il disastro, spiegando l'accaduto.
la perdita del suo ormai affezionato
cavallo. Che fu. Rispose direttamente
l'ottugenario industriale produttore
esaltato dalla narrazione
al posto delle pupille gli brillavano euro
"Ha visto che successo di vendite il
nostro prodotto? Ha inquinato
mezzo mediterraneo. Ci ha fatti ricchi!
Ha registrato tutto? Bene.
Lo mandiamo in onda così
uno spot che farà colpo di
sicuro." L'infermiera
prese il ricevitore dell'anziano
ricoverato in una clinica
preso da un delirio di follia
e ripose l'apparecchio.
Dalla riva si sentì il regista
spararsi un colpo alla testa,
per la perdita del cavallo,
un senso di colpa inconscio
e la consapevolezza della follia
del suo committente.
La campagna pubblicitaria
prima di essere lanciata
aveva già la sua publicità
di gran richiamo e successo.
"Lavadai, il sapone,
che anche morto
non ti abbandona mai".
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0 recensioni:
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- ahahahahah divertente e un po' macabra. bella
- Sembra una poesia per la pubblicità al contrario... Bravo Raffaele.
- È vero e proprio romanzo, neanche un racconto... La ricordo bene quella pubblicità. Giusto il tuo appello ecologico. Buone feste..
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