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Tenebre

E quando la notte spinse
le sue bluastre tenebre
fino a spengermi tutta
rimasero appese come gigli
le tue parole brevi.

 

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10 commenti     5 recensioni    

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5 recensioni:

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  • Maurizio Cortese il 02/01/2012 15:40
    Poesia molto evocativa, giocata tutta sull'allitterazione spinse-spengermi, relativa a parole che in certe occasioni sono più letali di ogni altra cosa.
  • Raffaele Arena il 31/12/2011 00:51
    C'è una sala in Firenze, in Palazzo Vecchio, che ha tutte le pareti blu e in soprarilievo per tutte le pareti e per tutta l'area di queste, dei gigli fiorntini in argento. Questo tuo pensiero, che trovo triste, mi ha ricordato questa stanza.
  • roberto caterina il 27/12/2011 14:39
    E'una bella poesia: ricorda nella forma un po' il tanka, ma è sostanzialmente un alternarsi equilibrato tra una terzina che individua l'antecedente e il distico che descrive il conseguente; questo aspetto armonico della forma (difficile da raggiungere con 5 versi, si veda ad es. il limerick) è contrastato dal contenuto che la drammatica sparizione della luce, ma anche qui le parole brevi, i gigli rendono, se non meno dura la perdita, in certo modo da vivere con maggiore consapevolezza e compostezza.
  • Anonimo il 27/12/2011 08:24
    tenebre che avvolgo l'animo sino a togliere l'ultimo spiraglio di luce... solo le tue parole lapidarie e brevi, appese come gigli appassiti... intensei e sentiti versi e bellissima metafora... brava l'autrice dalla sua penna valente...
  • Anonimo il 27/12/2011 01:04
    la fine di un amore, come la fine di vita spegne l'animo anche più giocoso... anche se credo nella risurrezione, ma il cammino è lungo è duro... ci vuole tempo per estirpare l'amore nel cuore... e alla fine si diventa solo più duri...

10 commenti:

  • mauri huis il 01/01/2012 11:29
    bell'inizio, anche meno triste di come appare. attendo il seguito
  • senzamaninbicicletta il 31/12/2011 08:48
    complimenti pochi versi per un significato forte di emozioni
  • Anonimo il 29/12/2011 10:45
    Complimenti per la brevità. Breve poesia, breve commento. Ciao, ti seguo.
  • Anonimo il 28/12/2011 17:20
    Bella poesia... quelle parole appese mi hanno fatto pensare.. perchè mai come gigli?... so che il giglio è il simbolo della purezza... allora c'è rimpianto, a quanto pare, per un perduto amore che forse nel momento del commiato ha detto parole pure, belle... nonostante tutto... ma quanti pensieri vado a afre?... ciaociao, brava assai.
  • Anonimo il 27/12/2011 22:19
    Di un nitore epigrammatico, mi piace! La notte copre ogni cosa, spegne il sole, placa lo spirito; unica fonte di luce sono echi di parole di qualcuno che abbiamo amato? Bella
  • Alessandro il 27/12/2011 16:48
    Rimanere appesi a un filo, a una piccola ancora di salvezza, circondati dalle tenebre. Piaciuta.
  • roberto caterina il 27/12/2011 14:44
    mi è sfuggita una parola nella recensione " ... la drammatica sparizione della luce EVIDENZIA...". Scusate
  • Gianni Spadavecchia il 27/12/2011 14:35
    Molto bella, pochi versi, ma incisivi..
  • Salvatore Maucieri il 27/12/2011 14:09
    Brevemente il "Tutto". Complimenti. Ciao
  • Roberto Tommasi il 27/12/2011 08:03
    Poi verrà l'alba
    accenderai la radio
    E il buio sparirà

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