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Viaggio trasgressivo

Ogni sera attendo
che ritorni.
L'attendo,
già pronto il bagaglio
per partire.
Insieme si potrà volare
oltre la linea latitante
del possibile.

Impazienze d'infanzia
ritrovo, e paure tra le scale
sempre in penombra,

Una siringa di luna
mi rivaluta l'ardire,
ora l'azzardo è reso verosimile.

Anche stasera l'attendo per partire,
ne scruto l'arrivo,
dietro un sipario setoso
che scosto
con l'indice eretto,
complice e cauto.

Un ultimo sguardo
sottratto alla soglia
della pazienza
s'imbeve di luce, già sento
il motivo del suo passo.
Dal mio sangue s'innalzano
stalagmiti, ideogrammi d'ansia letàre
che a stento trattengo.

Eccola, è lei!
la mia serotina stella.
S'avvicina, si affaccia
da una balaustra di nubi
e l'atteso segnale
m'invìa, mi avvio,
docile con lei
per il viaggio consueto,
trasgressivo.

Il gufo della notte
si appisola lontano.
Le ragnatele
hanno fili d'oro.

 

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3 commenti:

  • Vito Bologna il 30/12/2011 16:00
    Buon anno a te mia Dolce Musa
  • anna marinelli il 30/12/2011 15:59
    Grazie Emigrante, buon anno!
  • Vito Bologna il 30/12/2011 03:18
    ""Il gufo della notte
    si appisola lontano.
    Le ragnatele
    hanno fili d'oro.""

    Un`altra perla uscita dalla maestrale penna dalla Grande Anna

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