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La libertà del rifiuto

Solito vicolo,
fiato caldo di una griglia
barboni e cicche.
Fremito
di pietà infreddolita.

Perfetta libertà è vita
o morte sociale?
Rifiutare un dolce, senza un sorriso
respingere 50 euro
regalati per compassione,
con un grido forte: - vattene via -

L'acutissima dignità
mi ha svelato l'inutile empatia.
Ma dare, è richiesta d'amore.
Sconosciuta sorella defunta alla vita
mi sono guardata il petto:
ora la ferita,
è diventata ancora più larga.

 

l'autore rosanna gazzaniga ha riportato queste note sull'opera

Ho voluto specificare l'importo per sottolineare che malgrado non fosse una piccola cifra, in quell'uomo, ha prevalso la dignità ferita: un suo compagno ha poi preso la somma e il dolce.


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8 commenti     1 recensioni    

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1 recensioni:

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  • Grazia Denaro il 06/02/2012 21:24
    Purtroppo queste persone sono totalmente distaccate dagli altri esseri umani, a volte guizza in loro una piccola fiammella di dignità e rifiutano anche l'aiuto di chi si presta e prova pena per loro, a volte sono talmente abituati all'indifferenza continua di chi passa loro accanto... l'indifferenza è il peggior sentimento che esista sulla faccia della terra, che si sentono distaccati da tutti coloro che non son o nella loro stessa condisione. Sono loro ad esserlo diventati nei confronti
    di coloro che sono per loro " gli altri ". Bella lirica che tocca l'animo di chi legge e dimostra la sensibilità dell'autore. Bravissima Rosanna!

8 commenti:

  • Filippo Minacapilli il 28/02/2012 15:43
    Senza parole... fa riflettere. Brava!
  • Anonimo il 17/01/2012 23:30
    raccontare questo significa avere sensibilità di poeta, brava
  • Anonimo il 08/01/2012 16:58
    rosanna a volte queste persone... come tu dici riecono a contenere dolori enormi ed una dignità che non ha limiti, ed il tuo animo sensibile ne è rimasto egualmente ferito... molto bella questa tua lirica un abbraccio carla
  • rosanna gazzaniga il 07/01/2012 18:55
    No, non mi sono seccata, ma solo sconcertata al pensiero della rabbia del rifiuto. -vattene via- detto, in modo brusco, infastidito. Ho pensato a quanto amaro dolore, una persona riesce a contenere, senza urlare...
  • Ugo Mastrogiovanni il 07/01/2012 12:59
    Il poeta, intenerito, confuso e alquanto seccato dall'inatteso risultato della sua buona azione, con notevole abilità scenica, riversa le sue impressioni in una poesia che ansima e sussulta. Il verso risulta spaziato da profondi respiri e rimane crivellato dal forte sentimento di carità, amore e rabbia che tormenta l'autore.
  • denny red. il 03/01/2012 07:54
    Ok! qui che non ho detto nulla della tua opera la salvata, Rosy.. non ci riprovo, non voglio che esce ancora quella finestrella, siccome il mio commento sulla tua è infinito.. sai che faccio Rosy?? uccido.. questo spazio, chiudo per sempre la finestrella, il tempo di riorganizzarmi.. penso.. che entro domani faccio un passo nel tuo privato... e vedo di.. di riuscire a commentare questa tua Libertà del rifiuto. Sempre se.. mi è permesso... Ciaooo.. Rosy.
  • rosanna gazzaniga il 02/01/2012 15:06
    Grazie Maria Teresa, in realtà non mi sono offesa, solo che mi ha fatto male comprendere quanto si possa indurire il cuore, fino a diventare soltanto orgogliosa dignità. Tra l'altro, uno dei compagni di questo sfortunato, ha ben accettato tutto! Ma è la rabbia improvvisa di questo rifiuto che mi è rimasta dentro.
  • mariateresa morry il 02/01/2012 14:59
    Questa tuacomposizione mi ha fatto riflettere non poca. A volte anche la gente nel bisogno è indurita e a volte non si tratta solo di sostentamento. A queste persone la società del benessere oppone come un affronto non solo l'opulenza del cibo e sovrabbondanza materiale, ma spesso, direi sempre, il rifiuto, l'ostracismo e la solitudine umana.
    Non cambiare quello che senti dentro neltuo desiderio di dare, tuttavia non aspettarti nulla, non devi attenderti riconoscenza e nemmeno semplice grazie.

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