Nella notte sola
a voce alta
il silenzio dei miei porti
Ti chiama
Amore mio
entrando
nel mio corpo
navigo
in brina leggera
fluttuante onda
fra mille piccole stelle vibranti
impazzite di Te
delicatamente
in una aurea luce dalle soffuse schiarite
ho i miei occhi
nei Tuoi occhi
la mia bocca
il mio viso
appoggiato sul seno del Tuo respiro
evaderemo
all'ultima
fisica tassa
dichiarando
al furgone dei detenuti
di aver nel nostro vaso solo gli ori di un Amore immortale