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L'ultima guerra

Siamo seduti sul letto del fiume
Abbiamo parole per i nostri silenzi
E le mani sono mani di terra
I pensieri non guardano avanti
I pensieri si muovono lenti

Vorrei la vita... quella vera di vino
Senza pianti... senza conoscere il destino
Ma il tempo non ha più giri da fare
Il giorno cala su questa pallida terra
Domani noi, domani faremo la guerra

Salti canti balli che coprono gli odori
Sigarette accese che allontanano gli umori
Non pensarci, perché il sogno continua
Passerà anche l'inferno e l'ultima luna
Nella vita il tuo nome comunque sarà ricordato
Negli occhi di un bambino... forse mai nato

Passeranno i giorni, suoneranno le campane
Conteranno le nostre vite, saremo numeri di storia
Letti in coda ai giornali
E dimenticati in fretta

... Io...
non ci sarò
Tra le rovine del tuo sguardo
O nelle acque di un torrente

Tra le ferite della mente
Che poi si aprono nel petto
E non importa se la vita
sarebbe bella da toccare
quando nelle mani resta solo un fucile per sparare


Io non capisco il senso di un linguaggio cosi breve
Quando dici che la guerra scende lieve come la neve
E non guardi le ferite che si aprono sul petto
resti solo ad ascoltare, è solo un battito il mio vivere

È la festa del paese
suonano mute le campane
una goccia di rugiada
Che disseta la sua terra
Poi svanisce nella nebbia
Questa... è ...
la guerra... Io...
non ci sarò
Tra le rovine del tuo sguardo
O nelle acque di un torrente

Tra le ferite della mente
Che poi si aprono nel petto
E non importa se la vita
sarebbe bella da toccare
quando nelle mani resta solo un fucile per sparare

 

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