Parlò con così tanta ironia
da farti partorire nell'anima
che se non sai di Te stesso
non conosci niente
Predicò cosi male
l'Amore divino
da finir crocifisso
dalla stessa mano del Padre
Dipinse
agli occhi dei Suoi contemporanei
cieli così strani
vigne così rosse
da non riuscire a trasmettere
l'innaturale visione
della Sua furente passione
Filosofeggiò
in un solfeggio di parole
d'un uomo
libero
eterno
aldilà del bene e del male
da finire rinchiuso nell'eterno ritorno di un manicomio
Vollero farti vedere quanto sei divinamente bella
Anima mia
ma Tu Socia della mia età
-scrivo questo ridendo con dentro una pena infernale-
preferisci suicidarti con me
in un ora di vellutato fango
mangiando un buon pezzo di salame
accompagnato da un inebriante bicchiere
sgranato
di "Recioto" rosso