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Il Suicidio della Società

Parlò con così tanta ironia
da farti partorire nell'anima
che se non sai di Te stesso
non conosci niente

Predicò cosi male
l'Amore divino
da finir crocifisso
dalla stessa mano del Padre

Dipinse
agli occhi dei Suoi contemporanei
cieli così strani
vigne così rosse
da non riuscire a trasmettere

l'innaturale visione

della Sua furente passione

Filosofeggiò
in un solfeggio di parole
d'un uomo
libero
eterno
aldilà del bene e del male

da finire rinchiuso nell'eterno ritorno di un manicomio

Vollero farti vedere quanto sei divinamente bella
Anima mia

ma Tu Socia della mia età

-scrivo questo ridendo con dentro una pena infernale-

preferisci suicidarti con me
in un ora di vellutato fango

mangiando un buon pezzo di salame
accompagnato da un inebriante bicchiere
sgranato

di "Recioto" rosso

 

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6 commenti     4 recensioni    

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4 recensioni:

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  • Alessandro il 05/01/2012 14:35
    Un ermetismo molto marcato, ha bisogno di molte attente letture. Un caleidoscopio di significati, passando dalla società di un tempo che non comprese il messaggio di Gesù fino a un'atmosfera contemporanea, semplice e "rustica", con un tocco di amaro. Complimenti vivissimi
  • senzamaninbicicletta il 05/01/2012 14:09
    io trovo difficoltà a comprendere questa poesia, ma sicuramente è poesia in un accostamento dadaista che mi lascia interdetto. non riesco a non definirla ermetica, ma nel contempo trovo, come dice alessio cosso, molte citazioni e situazioni esplicite. Bella la stesura e molti versi sono proprio belli.
  • Alessio Cosso il 05/01/2012 13:03
    Un testo fatto da molti testi cuciti insieme, da leggere attentamente, ogni strofa è una citazione, ogni parola va vista e rivista nello specchio della propria anima.
    Il ritmo non è certo travolgente ma non è una ballata, bensì un racconto, in versi, della nostra storia e di quanto, scioccamente, ci siamo rifiutati di ascoltare.
  • karen tognini il 05/01/2012 12:36
    Vollero farti vedere come sei bella anima!!!... ci provarono Gesu'.. Nice... Van Gogh... ma la societa' di adesso... uccide il valore pìù bello... il divino eterno che è in noi...
    Vincenzo Capitanucci.. non è mai banale.. le sue opere vanno lette e rilette... trovandoci sempre una forte spiritualita'!!!
    Davvero bravissimo...

6 commenti:

  • - Giama - il 05/01/2012 23:39
    condivido il commento di Karen: le tue opere meritano di essere lette e rilette (come faccio già io) e come farò anche con questa tua...
    splendida!
    a domani..
    ciao Gia
  • karen tognini il 05/01/2012 14:56
    scusami Vince... sto ancora ridendo...
    ho scritto NICE ma volevo scrivere Nietzsche...
  • Elisabetta Fabrini il 05/01/2012 14:49
    Complimenti è bellissima.. ma non diventare troppo elitario, ti prego!!
  • Anonimo il 05/01/2012 14:22
    Un bellissimo descrivere il susseguirsi libero e sfrenato di tutte le emozioni che l'Amore sa suscitare e donare... complimenti più che mai, Vincenzo!
  • Alessio Cosso il 05/01/2012 12:59
    ... sorprendente? si, ma non del tutto.. un Poeta sa parlar anche d'altro che d'amore, o forse no, perché credo che anche questo sia amore...
    bella Vincenzo!
  • karen tognini il 05/01/2012 12:37
    Stupende emozioni Vince... come sempre mi sorprendi!!!

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