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Di quest'oblio

Di quest'oblio
son le coltri nebbiose
che avvolgono
distanti vicinanze
come dismesse vesti
su manichini senza ombra.
Facciate fatiscenti
son le strofe che cantai
perdutamente infrante
sul crinale della sera
come calici di cristallo
esplosi contro il buio,
rumori sordi e muti,
affossati ed infossati
negli intonaci del mai.
Di quest'oblio
restan parole scritte
salvate all'imbuto
del vuoto cerebrale
che le inghiotte
mentre fuori e dentro
si fa notte.

 

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2 commenti:

  • Anonimo il 05/01/2012 14:57
    Potrei definirla " classicheggiante", ma si nota una buona capacità nel versificare e nell'usare le metafore. Ciao.
    k.
  • Alessandro il 05/01/2012 13:57
    Un oblio desolato e avvolgente... complimenti