Rumori affondano nel cocktail dei dissapori
Nessuno sguardo si volge al passato.
Il tempo non s'interroga sul futuro.
Nulla è rimasto.
Nessun pianto lava i dolori,
le desertiche emozioni non producono vibrazioni,
La vita è quel che è , ed è andata via
Sbattendo l'ultima porta.
Non incrocio più le dita,
non permetto al prossimo di mostrarmi i raggi di questo sole
malato, disperato che nulla ha più da riscaldare
non impegno la mente in banali elucubrazioni,
non nutro speranze, non nutro rancori.
Parto, lascio... Non scappo.
valige vuote,
sempre meno vuote di questi cupi anni,
valige vuote che trascino con me
e di cui non devo preoccuparmi.