gli immigrati della ferrovia napoletana
usano gli eterni cantieri
delle future metropolitane
come ripostigli delle loro cianfrusaglie.
Il cielo è grigio,
non si capisce se son nuvole o smog.
C'è un olezzo di merda
che ricopre tutto,
come una coltre invisibile
che protegge questa porzione
di UMANITà.
come si fa a parlare di "lessico appropriato per una poesia" e stronzate del genere? Nico scrive di pancia e, per quanto, personalmente non trovi eccezionali i suoi scritti(de gustibus) non posso far altro che rispettarlo.
Questo è per chi è convinto che in una poesia non ci si possa ficcare la parola cazzo, inculare, troia, fottere e ci si debba limitare a cuore, amore, gabbiano, sole... ma andate...
Ogni mondo e' paese Spero che ti sia armato di pala e non solo di penna!
Molti dovrebbero ribellarsi e scavare... Vedo che hai incominciato con la penna, se vuoi ti do' una mano con la pala ed anche piccone semmai! Ma non fermati solo a quello.
La mia bella Napoli non e' solo quello ma molto di più . Dopo che avrai spalato forse riuscirai anche a vedere oltre la facile apatia di chi vuole continuare a vedere solo la superfice delle cose. In bocca al lupo. Concordo con Giovanni in pieno!!!
Un'umanità sporca e mal ridotta, che ci fa schifo ma che purtroppo a volte è la relatà... solo che noi fingiamo di non vederla e così facendo la facciamo divenire sempre peggio.
9... perchè alle volte bisogna farsi sentire... non sempre è facile digerire certe parole, soprattutto se si leggono poesie, ma d'altra parte ancora più difficile deve essere descrivere certe realtà con ipocriti eufemismi.
Ciao Nico.
Nico Cosentino ritrae ancora uno spaccato di triste realtà. È evidente il suo interesse per tali situazioni che lo spingono a poetare senza frenare quei personali slanci incontrollati che impoveriscono il suo lessico, non appropriato per una poesia.