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Evviva la vita!

E la legge di gravità
e l'imposizione alla castità
l'obbligo di deturpazione
e la mancanza di libertà.

E i finanziamenti per la guerra
e poi dicono che siamo in miseria
c'e' chi vive da sceicco
io sono scemo e non ricco.

E il sole dal bagliore strano
ti affacci, due minuti, ti brucia la pelle
e il freddo d'improvviso
e dopo due ore la primavera.

E che fine fa la bio-sfera
e che fine farò, forse in un falò
e tutti arrabbiati e malati
pochi sorrisi e tante parolacce

E una fede dogma che non convince
può aiutare solo chi la dura la vince
E la truffa in nome di Dio
che si rivolta e lui è anche cenere

E la lotta religiosa, negazione
di identità comune umana
E il mass media che schiaccia
e i rifiuti dopo la risacca.

E il troppo dolore dentro e fuori
che incontri l'amore e muori.
E il vento che spazza ogni ricordo
e padri contro figli

e figli contro i padri.
E i peccati capitali
e quelli veniali
e fermatemi queste mani.

Anzi no, ecco la melodia
della pace dello spazio
dell'istante senza pretese
di lunghe attese speransose

di notti in compagnia e gioia
respirando aria di mare
che non sa di cacca
risalendo ancora oltre

verso quel sentiero
per la vetta del monte.
E poi ecco Monti,
dopo il Tremonti! Aiuto!

No, non ho più pace,
come grido forza Italia
mi prendono in politica
allora mi libero con un grido

evviva la vita!

 

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3 commenti     1 recensioni    

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1 recensioni:

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  • Alessandro il 09/01/2012 00:40
    In un elenco d'ironia tagliente, condensi tutti i mali della società moderna, con un occhio di riguardo per il nostro povero paese, fiaccato da mass media manipolatori, politici disonesti fino al midollo e ingerenze vaticane in ogni dove. Dopo aver preso coscienza di tutto ciò, un grido liberatorio che non possa essere (almeno per ora) strumentalizzato ci vuole proprio. Complimenti.

3 commenti:

  • mariateresa morry il 09/01/2012 22:01
    Caro Raf, qui ci leggo un po' di tante cose... mi vengono in parte in mente i Nomadi con la loro canzone " Dio è morto" , che poi tanto irriverente non era, perchè alla fine chiudeva con un inno alla vita, proprio come fai tu... di diverso, e non è poco, è che quella canzone, figlia dei tempi della contestazione, era pregna di un futuro nuovo che sarebbe arrivato dai giovani, dai ragazzi. Nel tuo componimento invece, sembri chiudere il cerchio, nessuno sa dare speranza, anche i giovani sono già usurati. " Nessuna generazione è nuova " declamava Kerouac.. Ma che cosa ci è successo??? Grazie per lo scossone di coscienza che ogni tanto, come un vulcano, imponi
  • Maria Rosa Cugudda il 09/01/2012 21:41
    Lirica letta con piacere, condivisa ed apprezzata!
  • Raffaele Arena il 09/01/2012 20:37
    Grazie Alessandro per la tua attenzione. La realtà che noi viviamo è estremamente limitata. E ci viene ancor più limitata in ogni istante. Tendono a prosciugarci il cuore in tutti i modi possibili se non manteniamo un allenamento fisico spirituale alto, e non basta neppure quello!

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