Che poesia è ...
una sequela di termini melliflui,
un lessico infantile intriso di buonismo
senza il pessimismo congenito del vivere
di oggi e di domani... così attuale,
così tragicamente privo di schiarite:
giornate grigie in attesa della sentenza
definitiva che per tutti ha nome "fine"
Ma chi veramente conosce la parola "dolore"
chi vive l'umiliazione di dover chiedere
e quella del rifiuto negli occhi e nella voce
di chi ha dimenticato promesse condivise
tra i profumi di zagara e rose bianco-avorio
credetemi... il suo calice è colmo
e preferisce l'abbraccio generoso
dal moto delle onde in superficie
senza immergersi in quel mare profondo
senza approfondire,
evitando di andare a toccare il fondo
e scavare l'animo
producendosi in analisi
da psicoterapeuta bravo.
Per questo il mio cielo
è sempre azzurro
e il mio domani roseo.