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Cirri e bambole

quell'armonica, a bocca
scandisce, questa insonne notte
troppo arida per piangere
troppo lunga e vuota di Te
vibra, come fiamma di candela
non mi fa dormire
la tua pelle
che errore, vestirti di Luna piena
e filo di macramè, tessuto per adornare
questo giaciglio di Cirri
che il crepuscolo incendia
ma non scalda quel malessere
riempie di sortilegi e bambole senza sorriso
figlie, di promesse mai mantenute
cozzano su questi sassi che la risacca illumina
con brani di Luna Nuova
aspettando il mattino
e il tuo ritorno.

 

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3 commenti:

  • Anonimo il 24/01/2012 19:29
    Un macramè splendido, prezioso indossarlo. E s'affaccia la fede di sentirne il calore.
    Riverisco, Poeta
  • loretta margherita citarei il 09/01/2012 21:17
    splendida complimenti amicuzzu
  • Elisabetta Fabrini il 09/01/2012 17:21
    Poesia bellissima.. raffinata e elegante.
    Complimenti davvero Ignazio!

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