La musica, vita di un tempo,
adesso, mi porta al corpo,
ladro infallibile del sonno.
Solo vedo occhi lascivi
seguirne le evoluzioni
in voli senza confini.
Dimentico sorelle onde,
le note, i mali del mondo.
Dimentico fratello vento.
I vecchi narrano di mostri
che passano all'attacco
a colpi di bellezza.
I vecchi tacciono i nostri
fra i pianti il più fiacco,
fra gli atti: immortale carezza.
Dimentico sorella pioggia,
gli acuti scoppi sulla battigia.
Dimentico fratelli giorni.
Solo vedo mani languide
cercare il tesoro sepolto
nel porto delle insenature
dove la musica si sciupa
nel cuore serrato al ricordo,
perso in unica lagna:
solo se muoio muore,
muore solo se muoio,
solo se muoio...