piccoli e grandi guai
hanno aperto una nuova giornata
il tredici gennaio
ha spalancato la sua porta
un sole timido
si affaccia dentro la stanza
quasi a volermi prendere per mano
come una danza
la televisione con le stesse notizie
anche il cuore cerca di parlare
lui che nella confusione di giorni e di corse
non si riesce mai ad ascoltare
il presente riparte verso la sera
a volte vorrei separami dal mondo
è come un compagno
che non ha mai tempo
ma che continuo ad amare
come la vita che non si può fermare
il pianto di un bimbo
la voce dell'ascensore
che mi viene a prendere
il traffico che mi vuole inghiottire
ed un sorriso per strada
che mi invita ad uscire