L'albero di cui parlo
è il salice
e piange ancora
adesso ti sono accanto
e la tua presenza
fa tremare
il mio cuore infranto
vincolato ai tuoi rami
contemplo il silenzio
che non trovavo
mentre versavo
sulle tue radici
l'acqua delle mie lacrime
un gelido vento
ostinato nella notte
piegava il mio tronco
per portarmi lontano
ma la tua forza mi sostiene
come un cireneo
per non farmi cadere
flagellato nel fango.