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Nato in un piscio di Vacca

Spesso mi ricordo
di essere un bambino,
l'ultimo di una fila
di cani
dopo la campanella
che strilla
l'incredula opinione
di piccole mani
rannicchiate in un angolo
per lo stupore, lo sputo,
i gesti dei compagni
e le botte dei santi.

Nato in un piscio di vacca
da una ciotola di vermi
il veleno dei seni
calato su le labbra
una fame su le dita
per l'affogo delle ossa
sul crinale di un primo respiro
negato.

Una vita sull'innocenza
là dove c'è stupore
per uno stupro
di appartenenza
all'umano.

 

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4 recensioni:

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  • Anonimo il 26/08/2012 15:45
    Immensa la chiusa, forte e degna di una poesia scritta con maestria, i miei complimenti.
  • vincent corbo il 20/01/2012 08:06
    Scrivere se stessi, andare oltre le apparenze, la poesia che diventa un torrente impetuoso, quando non è possibile arginare la propria interiorità. Un esempio per chi vorrebbe scrivere.
  • Alessandro il 19/01/2012 21:47
    Questa mi piace molto. Un'innocenza tradita, vissuta nella sofferenza, senza disdegnare metafore forti e senza peli sulla lingua, a beneficio dell'impatto emotivo e dell'originalità.
  • senzamaninbicicletta il 19/01/2012 11:46
    "un bambino, l'ultimo di una fila di cani" un'immagine forte che riconduce a "Nato in un piscio di vacca da una ciotola di vermi il veleno dei seni calato su le labbra una fame su le dita per l'affogo delle ossa sul crinale di un primo respiro negato" scusami se ripeto i tuoi versi ma li trovo eccezionali per espressione di dolore e sofferenza, per questa poesia mi pare tu abbia abbandonato il simbolismo per gettarti a capofitto in un fauvismo estremo dove al posto dei colori usi le parole e i versi, anzi no! i pensieri e/o forse i ricordi? Terribile questa poesia ma al tempo stesso tanto di cappello.

12 commenti:

  • augusto villa il 28/08/2013 13:52
    Bella e cruda...
    Parole, immagini forti... e ben pesate... fan sì che questi versi raggiungano un obiettivo: il cuore del lettore.
    Molto bene, complimenti!!! ----------
  • augusta il 13/01/2013 09:08
    qui hanno detto di tutto e di più... non posso altro che unirmi ai commenti... molto bravo
  • Nicola Lo Conte il 22/01/2012 10:48
    Parole forti, dure, taglienti, ad esprimere una sofferenza ed un dolore totali che meritano il massimo rispetto, ma che sono anche un grido di aiuto e un bisogno di comprensione e solidarietà.
  • Anonimo il 21/01/2012 18:31
    Una poesia dalle parole molto forti e intriganti. Piaciuta molto perchè nel leggere il testo porta a molteplici interpretazioni. Complimenti all'autore.-
  • A. A. il 20/01/2012 23:57
    Voglio ringraziare tutti. Avete colto buona parte del Senso della mia opera. E questa è una bella cosa.
    In risposta a Vincenza: Autentici Poeti si ci nasce e basta.
    E no non è facile aprirsi, perfino per me. Tuttavia, ho dovuto scaricare un peso difficile da controllare, un pianeta del mio universo che stava per implodere.
    In risposta a tutti: Ho deciso che non me ne andrò. C'è ancora tanto da fare.
    E poi, mi scoccia lasciarvi senza le mie opere e senza i miei particolari e scoccianti commenti.
    Ci si vede
    A. A.
  • Vilma il 20/01/2012 16:37
    parole incisive, dure... che colpiscono come proiettili, una poesia che fa riflettere
  • Vincenza il 20/01/2012 15:43
    Non so se tu lo sia o lo voglia fare il poeta... maledetto. Per le parole davvero originali per una poesia un per il contenuto (il to vissuto?)che si nasconde dietro tanto di rispetto a volte ci vuole veramente coraggio ad aprirsi
  • A. A. il 20/01/2012 13:47
    Qualche giorno mi farete piangere.

    Grazie dal cuore.
  • mariateresa morry il 20/01/2012 06:37
    Questa poesia esprime durezza di vita, isolamento, chiusura dell'Io ad un mondo che non ha risparmiato colpo su colpo. Un mondo al quale ci si vuol aprire, tuttavia, ed i versi dimostrano proprio questo. Anche la sofferenza è una via, una delle tante, da percorrere per arrivare all'altro. Se essa riesce ad affinarci nei sentimenti... MI ha turbato molto
  • A. A. il 19/01/2012 18:52
    Grazie cmq, grazie di cuore.
  • A. A. il 19/01/2012 18:52
    . È il dolore che ho accumulato nell'ultimo periodo.

    Sono capace come tutti i Poeti di tramutare i sentimenti in poesia.
    È difficile, molto.

    Ho dovuto far uscire una parte di me che avevo dimenticato.
    Ed è rarissimo un evento del genere.
  • Anna Rossi il 19/01/2012 15:39
    quando le parole, come proiettoli, mirano all'indifferenza e.. l'uccidono, diventano poesia. crudele, vera, spietata.. poesia. e non è facile, intorno c'è tanta scrittura banale, scontata, omologata. sciocca, a mio parere.. ed è un complimento

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