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Tre Ragazze

La notte,
che non finisce
e non m'importa se
t'allontani o rimani
mi guardo intorno
cercando i tuoi occhi
alla fine che cos'altro ci resta?

Tre ragazze immaginarie
nella mia testa
ridono e danzano e
comincia la festa
sirene con lo sguardo
di chi ha perso il cammino
mi sento come un naufrago
sulle onde
di un mare in tempesta

splendore,
che ci nasconde
nessuno mai potrà
vedere il dolore
come regine
coronate di spine
poi alla fine
cosa ci resta?

Tre ragazze immaginarie
inizia la festa
vino nelle vene
sale fino alla testa
immagini dipinte
che non hanno respiro
il tempo in questa notte
scorre lento
all'improvviso s'arresta

il fumo,
nebbia sottile
di tanti volti
non ricordo più nesuno
domani solo
ti potrò ricordare
cos'altro ancora
sarà ciò che ci resta?

Tre ragazze immaginarie
ronzano intorno alla testa
bevande dolci e amare
come miele di mosca

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3 commenti     2 recensioni    

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2 recensioni:

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  • STEFANO ROSSI il 20/01/2012 12:26
    Sono davvero ottimi questi versi che identificano ogni lettore nella propria vita, una vita allegra si, ma anche piena di noia, con il ritmo del vino, della notte, delle donne. Ottima davvero, complimenti.
  • Alessandro il 19/01/2012 21:51
    La fantasia come fuga da una realtà di noie e rimorsi... l'allegria, la danza di queste ragazze immaginarie, lo scorrere del vino, il tutto resto con versi scorrevoli e musicali.

3 commenti:


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