Quasi frenetico nel suo incedere
del tutto sicuro,
come se mai
avesse conosciuto l'amore tuo,
conosciuto te,
che sei perfida,
ti fai beffe di me.
Parli al telefono,
e dici quanto sono affascinanti
gli ammiratori tuoi;
del pittore
che ti fece scandalose avances;
del pilota
che giurò di non morire mai;
del gigante,
disposto a farsi piccolo piccolo;
di me,
che mi hai distrutto,
reso poeta vero.
Scrivo solo il dolore ormai.
Mentre tu,
nell'altra stanza
balli nuda,
sulle note di una canzone
molto più triste di quello che
avrei voluto udire mai.