username: password: dati dimenticati?   |   crea nuovo account

Il Dodicesimo

Ci sono chiazze e bende su la bara di pietra
come sul tratto duro e poi
affossato e richiamato
da quel volto divenuto maschera
quando Cristo
pose le mani sopra le sue spalle
e ne rifugiò le dita
per compierne la fede.

Il dodicesimo,
l'ultimo da sinistra
si servì per secondo
con la testa del pane,
osservò la tinta del vino
versato
fra i decori della tavola
e ne vide il fondo,
ignorando la superficie.

Il giorno dopo,
col tradimento
nutriva i palmi
al suono di dieci monete
gettate come spilli più spessi
su i chiodi
tra i lati della croce
che si faceva annerita
asimmetrica su i fianchi
come cosa sacra
da cui discese il mondo.

Ed il sangue più umano
fu sparso come cera
dall'addome di Dio
su la fronte dei figli.

 

un altro testo di questo autore   un'altro testo casuale

1 recensioni:

  • Per poter lasciare un commento devi essere un utente registrato.
    Effettua il login o registrati
  • Raffaele Arena il 30/01/2012 00:08
    su la bara di pietra
    Ti segnalo forse questo refuso, forse è sulla. Testo imponente che si fa a un'orignale dogmatico in cui non credo più. Il tutto non toglie però forza all'immagine, barocca, espressa.

11 commenti:

  • senzamaninbicicletta il 02/02/2012 18:12
    questa poesia ti fa grande senza dubbio alcuno
  • A. A. il 30/01/2012 00:09
    ma* lo spazio concentrato nelle piccole cose.

    Le cose non sono che l'involucro dello spazio. Lo spazio non è vuoto come crediamo, al contrario, è pura materia.
  • A. A. il 30/01/2012 00:02
    No. Non sono la concentrazione di cose in un piccolo spazio, la lo spazio concentrato nelle piccole cose.
    Pochissimi riescono a fare ciò che sono capace di fare io.
    Ma grazie per il commento.

    Un saluto a te.
  • Anonimo il 29/01/2012 00:07
    In generale, caro Sal, le tue poesie sono un po' troppo ostiche, e non perchè sei un poeta simbolista, ma forse perchè vuoi concentrare troppe cose in un piccolo spazio, e noi lettori perdiamo i legami e le guide all'interpretazione che alla fine risultano chiari soltanto a te che ne sei l'artefice. Ad ogni modo, questa è bella, mi piacciono le tinte fosche Un saluto
  • A. A. il 28/01/2012 17:28
    Che cosa mi fa resistere? Perché non sono ancora defunto?
  • A. A. il 28/01/2012 17:25
    I Poeti sono animi estremamente sensibili. Non posso essere urtato in questo modo. Mi ferisce.

    E no, non ricordo più come si scrive una poesia d'amore. La solitudine me l'ha tolto.
  • alta marea il 28/01/2012 11:40
    Non sono la persona adatta per fare complimenti, dico solo che a me è piaciuta.
  • mariateresa morry il 27/01/2012 08:18
    Non so sei tu sia credente, in ogni caso trovo in questi versi una profonda religiosità. Il Vangelo appare chiaro tra le tue rime, almeno per me. L'ultimo verso esprime al massimo il sacrificio di Cristo, ed è da solo una vera preghiera. Questa tua va letta molte volte... Non ti scrivo bravo, perchè so che non ti interessa, ti dico solo che mi èpiaciuta molto
  • Alessandro il 23/01/2012 14:20
    Anche questa mi è piaciuta molto, il tradimento di Cristo reso con la liricità di forti immagini simboliche, ben collocate nel contesto. Davvero notevoli gli ultimi quattro versi.
  • Anonimo il 23/01/2012 08:22
    Queste parole mi sono entrate tutte nella mente e nell'anima. Confesso che difficilmente ti comprendo invece questa volta si e si!

Licenza Creative Commons
Opera pubblicata sotto una licenza Creative Commons 3.0