Ho imbastito pensieri
come fossero filo di trame
dietro a vetri notturni
tra riflessi di fari artificiali.
Sfioro, con sussurri di fiato
i bordi della copertina di un libro
che non riesco più a sfogliare.
Parole prepotenti prendono vita,
sbattono contro muri color avorio,
sottopelle si rincorrono... si spingono,
a tratti danzano su note di violino.
Aspetto le unghie di un giorno
che sappia dipingere sulla mia pelle arabeschi
e contorni di cornice a tela sbiadita
mentre i respiri rompono l'eco del silenzio
e ali di uccelli tagliano la faccia al sole.