Su un versante
cercando di raggiungere
una vetta inesistente.
Pioggia di sassi, macigni
assalgono corpi
ormai esausti,
che si inchinano
ai voleri
di chi è al di sopra di tutti.
C'è da conquistare il sole,
di cui gli anni sono orfani,
ma è lontana la cima,
inesistente,
il timore fa inciampare
il respiro,
mentre il vento scuote
i rami degli alberi.
Ma l'animo trasecola
quando raggiunta
finalmente la cuspide,
avverte la bellezza
dello zoccolo
dove maestoso
emergono
senza orpelli
bellezze
mai viste
nè apprezzate
prima...
Si aspira al riflusso,
ma è tardi...