username: password: dati dimenticati?   |   crea nuovo account

Ricordi

Pensieri nomadi
senza peso né forma

i ricordi

parole
portate
sul beato confine dell'infanzia

rovistando
in una stanza d'immagini bendate dai veli del tempo

fatta di precipizi
in strati di cielo

fra solitudine e fiabe

la dolcezza di uno sguardo mite

perso
in un gioco benevolo e infinito

tracciava già nei miei passi un'orma invisibile da inseguire fra i rovi

Amore

senza riparo

 

l'autore Vincenzo Capitanucci ha riportato queste note sull'opera

Ricordi... ritornare nel cuore di un dì...


8
7 commenti     1 recensioni    

un altro testo di questo autore   un'altro testo casuale

1 recensioni:

  • Per poter lasciare un commento devi essere un utente registrato.
    Effettua il login o registrati
  • cristiano comelli il 28/01/2012 20:41
    Caro Vincenzo, ringraziandoti per i lusinghieri commenti alle mie ultime due proposte su questo sito, ricambio i complimenti e lo sai che non è per atto dovuto o compensazione ma perchè avverto sinceramente il vibrare gaudente delle tue poesie nella mia anima. Le evidenziazioni che vorrei fare di questo componimento riguardano più aspetti, mi limito a pochi altrimenti viene fuori una tesi di laurea e non mi pare opportuno abusare della tua attenzione e di quella di altri frequentatori del sito. Mi piace molto l'idea dei pensieri nomadi che sento un po' come i figli che originano dal grembo materno ma che, quando vengono al mondo, non sono più esclusivo oggetto di detenzione e affetto della madre. Diventano, appunto, nomadi da amare, così tutto quanto germina dalla nostra attività cogitativa. L'altro riferimento è alle parole come beato confine dell'infanzia. Mi dà da pensare a una sorta di circolarità della condizione umana per cui l'anzianità, la senilità altro non sono che un fresco ritorno alla primigenia freschezza della gioventù. Non è l'eterno ritorno nietzchiano che il filosofo tedesco inquadrava sostanzialmente, mi pare di ricordare, in termini negativi, quanto invece un riassaporare atmosfere che sembravano perdute e raccordare il proprio esistere con l'idea che, nella realtà che abbiamo vissuto, nulla mai si perde per sempre ma ritorna sotto forme nuove e inattese, magarianche più appaganti delle forme a noi rivelatesi in precedenza. Complimenti e il solito, fraterno saluto.

7 commenti:

  • Anonimo il 29/01/2012 12:00
    Ricordi indimenticabili. Probabilmente dimenticheremo tutto, tranne quei ricordi di cui tu parli, con nostalgia. Una poesia sentita e condivisa. Bravissimo Vincé!
  • anna rita pincopallo il 29/01/2012 06:43
    poesia splendida come tutte le tue sei bravissimo
  • Elisabetta Fabrini il 28/01/2012 20:36
    Concordo con Giacomo... sei bravissimo, questa poesia è un dolce cullarsi nel tempo che fu!!
  • - Giama - il 28/01/2012 17:06
    Capolavoro Vincenzo!
    compresa la nota!

    splendido autore!

  • Anonimo il 28/01/2012 08:50
    I ricordi sono la mia vita... stupenda Vincenzo mi hai emozionato...
  • Anonimo il 28/01/2012 07:46
    Ricordi... io ne sono schiavo; ogni giorno ritorno nel cuore di un dì, come ben dici tu. Poteva non piacermi una poesia sui ricordi^ Tu poi li hai raccontati con dolci versi ed una chiusa stupenda. ciaociao
  • karen tognini il 28/01/2012 06:22
    Dolci ricordi... non so se ti tiferisci a Tua mamma o a tua nonna.. fra solitudine e fiabe

    la dolcezza di uno sguardo mite

    perso
    in un gioco benevolo e infinito

    Stupenda...

Licenza Creative Commons
Opera pubblicata sotto una licenza Creative Commons 3.0