Ho sognato
uno strano museo
che ti prende
dal dolore che provi.
La prima stanza
gli impressionisti
chiacchierano tra loro
ti guardano entrare
e cominciano a lanciarti
addosso, le loro opere.
Compiute o da finire,
con i pennelli, con le cornici.
La seconda stanza, già stremato
l'affronti di corsa sperando
di trovare pace e invece
ecco che subito il Rubens
ti spacca sulla testa
un quadro suo che non gli è mai piaciuto.
Cerchi il telefonino
per chiamare il centodiciotto
e passi nella terza sala.
Dedicata a Leonardo
e ai suoi allievi
solo che quel giorno
sta impartendo lezioni.
Di anatomia. Due emergumeni
ti prendono di peso
ti stendono sul lettino
e non ricordo altro.
Se l'altro giorno
caro Dr. Frankistain,
hai visto un cervello
con su scritto bacato,
quello è il mio.
Per favore, dopo questa
straziante vita
ridotto in organi ovunque
per il mondo,
lascialo li,
che si deteriori in pace!