username: password: dati dimenticati?   |   crea nuovo account

Non amo la neve

è facile nel benessere
entusiasmarsi della neve,
considerarla benigna
fata che con bianca coltre
tutto ammanta
rendendo incantevole
il paesaggio.

Pur rendendo felici i bambini
che nel gioco
esorcizzano il suo gelo
che dire sul grave danno
ch'essa arreca
alla povera gente?

Al povero disoccupato
al vecchio pensionato
dona solo l'affanno
per le esose bollette
di riscaldamento
che pagare si dovranno,

senza contare i senza tetto
che col freddo di certo
non trovano diletto
rischiando di morire assiderati.

Chiedo scusa per il mio disincanto
ma la neve proprio non amo,
pur se alle culture benefica
per taluni è strega malefica.

 

4
9 commenti     1 recensioni    

un altro testo di questo autore   un'altro testo casuale

1 recensioni:

  • Per poter lasciare un commento devi essere un utente registrato.
    Effettua il login o registrati
  • Auro Lezzi il 03/02/2012 17:06
    Si legge ancor più tristezza di quanto vuoi far apparire.

9 commenti:

  • Anonimo il 05/02/2012 10:35
    una poesia controcorrente: complimenti, mi è piaciuta!
  • Vilma il 04/02/2012 20:50
    parole molto apprezzate
  • mauri huis il 04/02/2012 11:44
    Ecco un punto di vista inusuale ma pur vero. C'è da dire una cosa: il troppo stroppia. Sempre! Bella composizione, complimenti.
  • Cinzia Gargiulo il 03/02/2012 22:57
    Due facce della stessa medaglia:l'incanto della neve e le difficoltà che comporta sempre a danno delle persone più disagiate... Bellissima riflessione... Ciao Loretta...
  • Dolce Sorriso il 03/02/2012 21:57
    io adoro la neve, vista dalla finestra... hai ragione per quanto riguarda i disagi... sei una grande Lori.
  • rosanna gazzaniga il 03/02/2012 20:47
    Stride nella realtà del quotidiano l'incanto della neve con la faticosa vita di certe situazioni sociali. Una lirica che condivido, sensibile poetessa! Molto apprezzata!
  • cesare righi il 03/02/2012 20:45
    Ciao Loretta anche io, purtroppo o per fortuna ho il lavoro che mi occupa gran parte della settimana ed il tempo per scrivere e per leggervi e' limitato. Attendiamo di andare in pensione... Quando.. mah! Poi ci rifaremo. Ora veniamo alla tua poesia: io adoro la neve, come il mare, resterei ore a guardare i fiocchi scendere lentamente. Vorrei scaldassero i cuori e le anime delle persone. Ma non e' così, come scrivi-sempre superlativa- crea molti disagi. Pero' rallenta tutto e tutti, ci fa capire che il nostro correre e' poca cosa, vedo più solidarietà quando nevica. Si ci aiuta, anche gli automobilisti diventano più gentili. Certo agli anziani, ai disoccupati crea problemi, ma siamo proprio sicuri che la colpa e' della neve e non nostra? Dai alla prossima nevicata ci troviamo in una baita abbandonata, un po' di legna, qualche libro e... mia moglie che mi sta leggendo: ma dove vuoi andare... Un abbraccio
  • loretta margherita citarei il 03/02/2012 20:25
    mi scuso per la scarsa presenza ultimamente, il maltempo mi costringe ad orari di lavoro più lunghi, 1 abbraccio a tutti, ringraziandovi per le letture ed i commenti
  • Anonimo il 03/02/2012 17:38
    A Roma la neve è uno spettacolo inusuale e per questo bello ma solo per appassionati di foto, per il resto, come hai poetizzato benissimo tu è una tragedia. Il tuo non è disincanto ma cuore che si apre alle sofferenze dei meno fortunati e nelle grandi città ce ne sono tantissimi! Che finisca al più presto questo candore gelido; sono con il tuo sentire.

Licenza Creative Commons
Opera pubblicata sotto una licenza Creative Commons 3.0