anche io mi sono persa nel tuo mondo di parole, ma se sei perso nel mondo "di noi"le parole si riposano. solo quando si è infuocati d'amore o di odio si trovano le parole giuste che arrivano come pioggia benefica... o sbaglio?
Spinto dal commento di Giacomo (sempre attento e profondo) provo a dare un'interpretazione, che tuttavia solleva più dubbi di quante sono le certezze che riesce ad individuare.
Innanzitutto il cambiamento di situazione: il passaggio da un amore che protegge grazie al caldo del "tuo" respiro, ad uno in cui ci si perde. Un'evoluzione o un'involuzione? Il dubbio resta. Senza dubbio un sentimento che cresce di intensità, al punto da divenire così forte da non poterlo più dominare.
E così viene meno la capacità di ricevere le parole: parole con cui gli altri cercano il protagonista o quelle con cui questi vorrebbe esprimere agli altri i propri sentimenti? Anche questo dubbio rimane irrisolto.
Una bella composizione. Che sollecita la riflessione e che ognuno può leggere in maniera diversa. Ma comunque con piacere.
Buona Domenica
Giuseppe
Caro Nicola, mi sa che qui devi proprio aiutarmi...
Apparentemente una poesia d'amore e forse lo è, ma a chi sono rivolte queste parole?
Si tratta senza dubbio di un rapporto, in primo luogo con sé stessi, ma non solo, perchè emerge la presenza forte di qualcuno da quel respiro caldo; potrebbe essere il respiro di una persona o piuttosto è il proprio respiro...
e se fosse il respiro della Poesia, l'ispirazione che conduce a trovare nelle parole anche sé stessi?