Messer Capitanucci, rimuova subito quel periodo ipotetico in esordio di frase. Lei è magia e figlio della magia, con quello che scrive ha l'imperativo categorico kantiano di non dubitarne mai. Un caro saluto.
Poesia giunta verso l'ora in cui i bambini chiedono di spezzare la fame con qualcosa di dolce o salato. Se anche io fossi stata figlia di magia avrei pensato a quanto da te proposto ma i
mi sarebbe mancata la dolce sensibilità di chi diventa cibo per saziarsi solo di poesia che può essere tutto quello che desideriamo. Nella sua semplicità questo componimento mi ha colpita e deliziata.