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Autodarwinismo

Il cuore ha il brusio incandescente
di un lettore avido e veloce,
ago appuntito su tessuto di incertezza
su cui ricamare un vestito squillante di voce;
parla tu, anima che non governo
sii tu regina che riscalda
il mio patetico desiderio di comprendermi,
in questa esogena seduzione d'inverno;
"esisti per superarti,
non per conservarti come sei,
andare oltre, dove l'uomo chiama sempre l'uomo,
è il galoppare fiero di cavalli,
di cui ti invito ad avvertire il suono;
Cristiano,
sappi che ho già parlato alle tue labbra,
perchè vietarti sappiano,
come severe guardie svizzere,
di chiamare tutto questo equilibrismo,
ma chiamalo se desideri
autodarwinismo".
"Cosa può centrare Darwin anima mia,
con questi miei poveri, immaturi afflati di poesia?
Uomo sono, antitesi di perfetta scienza,
intrappolato nel mio vacuo desiderio di conoscenza".
Eccola, scendere da una carrozza d'avorio,
l'ebbrezza della compiuta spiegazione,
pronta ad abbracciarmi
e a non abbandonarmi più,
tra carcasse di pensieri
abbozzati ma mai approfonditi;
"autodarwinismo,
è vivere oltre il vivere,
sopravvivere alle proprie illusioni,
al proprio silenzio colpevole,
alla stridula eco, di sbagliate canzoni,
è crescere per annullarsi,
in un nuovo ritrovarsi,
è cogliere l'essenza di un risveglio
nell'estasi del proprio addormentarsi;
autodarwinismo,
è crearsi un braccio fiero nel cuore,
che consenta di portare con sè nel futuro,
solo ciò che si ha di migliore,
è consentire alle laceranti antinomie,
di uscire e rivelarsi allo scoperto,
perchè tra pensieri tra loro duellanti,
continuino a vivere,
solo quelli più fecondi e affascinanti;
autodarwinismo,
è crearsi nuovi limiti,
tra le strisce tremanti della quotidianità,
per addestrarsi a superarli,
e planare su una rinnovata, più forte identità;
autodarwinismo,
è non reprimere l'incedere
dell'interiore conflittualità,
per capire che in essa l'uomo,
scopre nuovi slanci verso la realtà.
Amico Darwin,
credimi, altro non ho tra le mani,
che questo mio infantile ringraziarti,
per avere insegnato alle frontiere della mia ragione,
a frantumarsi di continuo,
per crearsi nuova evoluzione.

 

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7 commenti:

  • cristiano comelli il 06/02/2012 16:16
    Troppo buono, caro Giama, diciamo che mi piace considerarmi un foglio bianco di incompletezza per riempirmi di illusione di senso; e poi ricancellarmi per rifare tutto da capo per sperimentare una strada nuova. Grazie e cordialità.
  • - Giama - il 05/02/2012 23:34
    Complimenti Cristiano, splendida riflessione, come la chiami tu; io la definirei piuttosto Opera, sia quale frutto del tuo lavoro artistico ed intellettuale, ma anche quale risultato di questa tua evidente (permettimi l'espressione) "ricerca di evoluzione".
    E secondo me gli effetti di questa opera si scorgono nella tua attività in questo sito, sia come autore che come attento lettore; e probabilmente lo stesso potrà dire chi ha il piacere di condividere con te il proprio tempo, la propia vita.

    Ancora complimenti!
    ciao
  • cristiano comelli il 05/02/2012 22:23
    Grazie di cuore, Karen, è evidente che il mio volermi superare è per il bene supriore della comunità umana a cui appartengo e non per me stesso, sennò sarebbe solo uno sterile esercizio di egoismo. Grazie ancora e un abbraccio.
  • karen tognini il 05/02/2012 22:10
    Splendida Cristiano... esisti per superarti,
    non per conservarti come sei,
    andare oltre, dove l'uomo chiama sempre l'uomo,
    è il galoppare fiero di cavalli,
    di cui ti invito ad avvertire il suono; ...

    originale... un capolavoro... troppo bravo...
    complimenti...
    ti sei superato...
  • cristiano comelli il 05/02/2012 20:02
    Ovviamente ringrazio chi mi ha fatto l'onore di commentare questa riflessione in versi in cui ho dovuto un po' fare violenza me stesso; odio parlare di me, non è per presunzione, credetemi, è solo che ritengo più interessante occuparmi di quanto mi sta intorno; ma a ben vedere, in questa mia proposta, ci si possono ritrovare in qualche modo tutti nel senso che il mio invito, rivolto prima di tutto, come vedete, a me stesso, è a realizzarsi sempre più come uomini facendo sopravvivere sempre quella parte di noi stessi che fa rima con amore e creatività e soppiantando quanto di errori e di imperfezioni abbiamo accumulato, pur non dimenticando il loro esserci stati. L'evoluzione in questo senso, darwinianamente intesa, la vedo in forma molto spirituale, più che biologica. O meglio, prenderei del concetto di evoluzione disegnato, ritengo con perizia pur se spacca nettamente le coscienze in due, da Darwin il messaggio di continuare ad annullarsi nella propria limitatezza per ritrovare un nuovo io, non un superio versione Nietzche, ma un io sempre più misura di se stesso come avrebbe detto il filosofo sofista Protagora di Abdera, un io sempre più consapevole delle proprie potenzialità e dei proprii limiti. Tutto nell'ottica dalla quale non prescindo mai, per indole ed estrazione educativa: il donarsi al prossimo, sempre e al massimo. Perdonatemi l'accostamento banale, ve lo ricordate il brano "In amore" interpretato alcuni anni fa da Gianni Morandi e Barbara Cola al festival di Sanremo? In quel brano pur non impegnativo vi era però un verso che mi ha sempre colpito, "tu supererò in amore andrò". Ecco l'essenza dell'essere umano: superarsi di continuo per imparare ad amare sempre di più. Saranno pur sempre solo canzonette come cantava il simpatico Edoardo Bennato ma qualche volta l'impronta te la lasciano. Cordialità e pace a tutti.
  • Vincenzo Capitanucci il 05/02/2012 19:45
    Andare oltre... evolvere... e penso che l'Arte... la Poesia... sia un mezzo per scavarsi dentro.. andare in zone a noi incognite..
    e planare su una rinnovata, più forte identità...
    a mio avviso non è una forza meccanica a spingere l'evoluzione... ma una forza-coscienza... forse un giorno scopriremo che la Coscienza è Forza.. e che la Creazione non è mai finita... ma continua giorno dopo giorno.. a svelare quello che noi siamo.. come una Ghianda... che in sé contiene già la Quercia..
  • loretta margherita citarei il 05/02/2012 19:24
    le teorie dell'evoluzione aprirono le frontiere ad un nuovo pensare, alla scienza, anche se personalmente non credo che l'uomo discenda dalla scimmia, mai si è trovato l'anello mancante, il collegamento, ottima poesia complimenti

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