Oh poeta che voli su ali pennute
leggero sul vento senza fardelli;
oh beneffattori virtuosi d'ogni virtù
seduti su nuvole bianche
oh voi che mi guardate da lontano
piccolo verme strisciante nel pantano,
io vi richiamo alla terra,
lasciate gli Dei al loro cielo.
Ritornate alla terra anche voi peccatori
trasgressori d'ogni vecchio comandamento,
lasciate i demoni negli abissi.
Venite, venite nei campi di guerra
e dite: pace agli uomini crudeli,
distruggete tutti i vostri Idoli
e d'ogni sacro testo arda il vostro fuoco.
Abbattete gli Stati, infrangete le dodici tavole
archetipo di tutte le leggi d'ogni carnefice.
Cancellate ogni confine, strappate le carte
fate un falò dei trattati e dei troni dorati.
Poggiate una punta di piede malfermo sul nostro passato
ma forgiate il presente nel fuoco
con lo sguardo sempre rivolto all'avvenire.
Non date comandamenti nè leggi nè precetti
da trasgredire o da subire,
(non c'è bisogno di eroi e di santi
non c'è bisogno di demoni crudeli),
restituite occhi nuovi ed orecchie nuove
per nuovi valori e nuovi ideali.
Ridate gli uomini alla terra
ridate loro la dignità rubata,
fatene dei creatori dell'avvenire.
Disperdete i pastori rompete gli ovili
siate piuttosto lupi che cani per il gregge.
Nell'avvenire nessuno sia padrone
nessuno sia servo per dominare anch'egli
chi è ancora più derelitto e privo di ingegno.