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Breve lettera a cesare battisti

Si osservi,
senza maschere di ideologie,
nè alleati putridi di bugie,
si osservi,
vedrà il nome di uomo,
essersi dileguato dalla sua ombra,
udire non sa, non desidera,
quella parte delle sue membra
arrossate del sangue innocente
che rubò a vite indifese,
che maledicono di esserle state dimora;
sì, si osservi,
non vedrà la notte,
sorriderle o confezionare stelle
per la sua anima ormai carcassa,
scorgerà unicamente,
lo sciabordare delle anime di chi uccise,
per un'ideologia color cancro;
le stritolerà i visceri,
il volto puro e incontaminato,
non punto davvero dal ragno della morte,
di Emanuele Torreggiani;
e ora che nella terra festante del samba,
danza indifferente e marcio
il virus di quell'oblio
della sua bestialità omicida,
di cui, non dubiti,
una lingua di orizzonte
imperlata di saggezza e giustizia,
le sta già preparando il conto da saldare,
altro non resta
al mio impotente e fragile verseggiare,
che indossare la pelle innaturale ma doverosa,
di un leone ammaestrato a irarsi,
e auspicare che i suoi sorrisi sarcastici e disumani,
divorzino ora e per sempre,
dal suo volto indegno di meritarli.
Non cordialmente non suo.

 

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2 commenti:

  • cristiano comelli il 08/02/2012 22:36
    Nel ringraziarla per la consueta e da me apprezzata attenzione, devo dire che purtropppo ho dovuto riferirmi al Cesare Battisti non nobile, l'ho scritta d'impeto dopo avere appreso dal telegiornale l'ignobile notizia che prenderà parte alla sfilata al carnevale di Rio. Con quei morti sulla coscienza!!!!!! E non ci fanno una bella figura neppure i brasiliani che, fin dall'inizio, quantomeno nelle alte sfere, lo hanno sempre protetto come se si trattasse di un martire perseguitato. Io una mia teoria politica ce l'ho ma ovviamente preferisco tenere la politica fuori da questo sito dove si fa, per fortuna, soltanto della poesia. Ma su certe cose anche le rime non possono, non sanno tacere. Cordialità.
  • mariateresa morry il 08/02/2012 22:13
    Ho dovuto leggerla tutta per capire a quale cesare battisti questa fremente poesia fosse rivolta... perchè io, quando sento in nome di Cesare Battisti, penso sempre al nostro eroe della prima guerra mondiale, ed invece, per tremenda ironia della sorte, un nome così nobile s'è trovato associato alla persona di un assassino. Capisco e condivido il tuo sdegno caro Comelli, inoltre ammetto che non saprei scrivere versi così etici e forti... bravo!

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