Si osservi,
senza maschere di ideologie,
nè alleati putridi di bugie,
si osservi,
vedrà il nome di uomo,
essersi dileguato dalla sua ombra,
udire non sa, non desidera,
quella parte delle sue membra
arrossate del sangue innocente
che rubò a vite indifese,
che maledicono di esserle state dimora;
sì, si osservi,
non vedrà la notte,
sorriderle o confezionare stelle
per la sua anima ormai carcassa,
scorgerà unicamente,
lo sciabordare delle anime di chi uccise,
per un'ideologia color cancro;
le stritolerà i visceri,
il volto puro e incontaminato,
non punto davvero dal ragno della morte,
di Emanuele Torreggiani;
e ora che nella terra festante del samba,
danza indifferente e marcio
il virus di quell'oblio
della sua bestialità omicida,
di cui, non dubiti,
una lingua di orizzonte
imperlata di saggezza e giustizia,
le sta già preparando il conto da saldare,
altro non resta
al mio impotente e fragile verseggiare,
che indossare la pelle innaturale ma doverosa,
di un leone ammaestrato a irarsi,
e auspicare che i suoi sorrisi sarcastici e disumani,
divorzino ora e per sempre,
dal suo volto indegno di meritarli.
Non cordialmente non suo.