Piovvero petali di notte,
scuri e profondi come orbite vuote.
Dietro essi un mondo sconosciuto,
un pensiero o una grande verità.
Nel panico, non mi lasciai cadere.
Attimo sacro e irripetibile,
sconosciuto all'impeto umano
e ai gemiti della terra,
inseguito da penne affilate,
dai miei segugi d'inchiostro.