Rompi il silenzio
sospiro leggero della notte
scivola lento nei meandri nascosti del cuore
un oscuro pensiero
dipinto di nero
offusca l'azzurro del cielo.
S'insinua furtivo
non è folgore dalle spire di fuoco
che brucia, divora e uccide
ma freddo raggio di stella luccicante d'opale.
Vorrei gridare di rabbia
ma so benissimo di essere preda.
Nudo, tremante guardo nel buio,
nascosto rifugio del sospetto latente
come tarlo rode, scavando nascosto,
lo vedo danzare avvolto nel funereo lenzuolo
nella plumbea nebbia presagio del nulla
dubbio sottile come filo tagliente d'acciaio
partorito da ventre schifoso di ragno
stretto in spire, mi avvolge senza possibile fuga
in una prigione di ghiaccio.