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So volare immaginare ma non so cadere

Seppur abitiamo sullo stesso pianeta
ognuno vive nel Suo universo

chi in Schiavo chi in Signore
a secondo della Sua maestria
nel volare e nell'immaginare
in pensieri ed in sentimenti

ci incontriamo soltanto in un bar lume
per leggere le notizie del mondo
speculando fra di noi ognuno a modo Suo

ogni tanto attraversiamo un buco nero
dove due universi si uniscono
essendo paralleli raramente combaciano

quando succede è un miracolo d'Amore

Ognuno di noi ha un cielo dentro di Sé
o meglio un Regno di cieli
a formare un unico cielo

viviamo perennemente sul ciglio di questo burrone
ma siamo aggrappati con la forza di tutti i nostri sensi
alla ringhiera di un effimero io svolazzante nel mondo

ogni tanto cogliamo in un verso poetico questo fulmine di cielo
ma ancor prima che arrivi il tuono siamo già tornati sul nostro balcone
cercando di memorizzarlo in parole

guardare dentro fa un po' paura e si esita a lasciarsi cadere
ci vuole il coraggio che l'Amore infonde

dona vertigini questo abisso nero
anche se a guardare bene si intravede qualche lontana stella

mi e più facile tuffarmi nel Tuo cielo Amore mio che nel mio
forse perché lo sento più caldo e ovattato
sicuramente perché Ti Amo e sento che mi proteggerai

ma dicono che ognuno deve scendere nel proprio cielo
anche se a questo non ci credo

se il cielo è infinito infinite sono le Sue porte

molti alcuni pochi si sono gettati con tutto loro stessi nel cielo di Dio
ritrovandosi inevitabilmente nelle estasi del loro cielo d'oro

come Colombo

il Nuovo Continente
l'hanno chiamato India

e non Nuova Colomba di un Amore eterno

 

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3 recensioni:

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  • Ettore Vita il 17/02/2012 22:38
    Amici, prima ancora che poeti siamo persone e, quindi, non condivido il tono di A. A.
    Questa non è, credo, l'accademia della Crusca. E anche se lo fosse... le cose si possono dire in tanti modi. Oltre all'arte dello scrivere bisogna apprendere l'arte di comunicare e coltivare il fiore dell'umiltà per rispettare gli altri.

    Non condivido nemmeno le reazioni un po' piccate; noi dobbiamo rispettare anche chi non ci rispetta.
    Vincenzo al di là della sua indiscussa bravura, ha un cuore nobile e una intelligenza aperta, direi giovanile.
    Credo che non gradisca questa tenzone.
    Più che la sciabola noi dobbiamo usare il fioretto.

    Ma (uscendo dallo specifico) mi permetto di invitarvi ad una riflessione. Non tutti i mali vengono per nuocere.
    Forse in questo agorà noi tutti dovremmo essere meno ovvi, scrivere i commenti meno per il punteggio e più per animare un confronto di idee, sia sulla poesia, sia sui temi che tramite i versi (o la prosa) proponiamo.
    Per me questo spazio è uno strumento di arricchimento oltre che un modo per passare il tempo con delle belle persone, anche se da lontano.
    Un abbraccio a tutti e complimenti a Vincenzo per questa poesia. Ettore
  • cristiano comelli il 17/02/2012 18:42
    La vita è volo e prostrazione, caro Vincenzo, ma vale comunque sempre naturalmente la pena viverla al massimo grado; la percezione del farsi male è la croce che dobbiamo portare per scommettere sul nostro farci bene in futuro. Ciao e complimenti.
  • luigi granito il 17/02/2012 17:02
    Ci vedo due poesie in questa unica poesia. La prima che descrive la strana solitudine della vita, con la sua difficoltà a trovare luoghi e motivi di incontro, il che ci lascia in una disperazione rassegnata. E la seconda poesia che leggo è una poesia di incontro con la persona che amiamo e che ci da valore e rassicurazione.
    Un bel resoconto di chi vive la poesia come mezzo per espandere amore e speranza. Quindi è una poesia che mi piace.
    A presto Gi

19 commenti:

  • Anonimo il 18/02/2012 13:46
    Mannaggia Vincé, ma quanto scrive Salvatore! Non mi lascia neanche un po' di spazio per esprimere un pensiero!

    Per Ettore: Ci tengo a dirgli che scrivo dal 2009 e, dopo essere entrata con tanti buoni propositi, anch'io la pensavo come te, ho dovuto ricredermi.
    Ci sono tante belle persone, magari come te, ma ci sono tantissimi lupi. Alcuni travestiti anche da agnelli! Non a caso ho messo la scritta che c'è sul mio profilo.
    Nulla di poetico, ma tutto vero!
    Direi di cercare di non discutere tra persone "serie" e lasciare che altri si fregano le mani!
    Un sorriso e buona domenica a tutti!
  • Anonimo il 18/02/2012 13:37
    Prima di tutto dico a Ettore che non ho nulla contro di lui e che il mio è solo un pensiero in contrapposizione al suo.

    Poi, preciso che il termine "buonista" non era affatto inteso in senso dispregiativo. Era soltanto rivolto ad un atteggiamento, molto comune e conosciuto da me, in cui si tende a trovare giustificazioni in qualsiasi direzione si guardi.
    La qual cosa può essere accettabile per un motivo di buona convivenza, ma personalmente credo che vadano sempre e comunque fatti dei distinguo.

    Preciso inoltre, che sto su questo sito da gennaio del 2010 e, francamente, ne ho viste e subite così tante, da potermi permettere il lusso di esprimere pareri supportati dall'esperienza fatta in prima persona.

    Per quanto riguarda il tuo discorso, Ettore, da me non condiviso, secondo cui nessuno di noi è educatore degli altri, ciò potrebbe essere vero nella misura in cui ciascuno ha rispetto per gli altri.
    Diversamente, è d'obbligo, fare in modo che l'altro rispetti spazi e libertà del diverso da sé, obbedendo alle più elementari norme di correttezza e di educazione. Quindi di aiutarlo a crescere, qualora questi non abbia un comportamento rispettoso verso gli altri.
    Ignoralo o far finta di nulla sarebbe più un modo di tolleralo che non di accettarlo.
    Forse nessuno di noi è qualcuno, ma ognuno di noi rappresenta un mezzo, una possibilità, un fratello maggiore per l'altro ed è bene che lo esprima.

    Buona domenica!
  • Ettore Vita il 18/02/2012 12:05
    Innanzitutto chiedo scusa a tutti, ma non era mia intenzione offendere alcuno. Volevo solo stemperare i toni, che credo che sporchino la bellezza della poesia che stiamo assaporando. In questo senso dicevo che Vincenzo non avrebbe gradito (mi scuso con lui).
    Mi scuso anche con Paola il cui testo non era particolarmente piccato.
    Ovviamente chiedo venie anche a Salvatore al quale devo delle risposte.
    Sono un buonista, in senso dispregiativo? Può darsi. Non sono nato con un cuor di leone, anche se sono di luglio. E sono testone.
    Ho dato una botta al cerchio... e "Non si può aver tutti ragione per un po' e tutti torto nello stesso tempo."
    Credo che quel "PO'" renda possibile quel che per te sembra un paradosso. Ma io ho espresso un giudizio netto, severo anche se educato e (se permetti) sottile. Ho parlato di "persone", di "tono", ho detto che non siamo all'Accademia..., che "oltre all'arte di scrivere bisogna apprendere l'arte di comunicare e coltivare il fiore dell'umiltà".
    Poi ho aggiunto di non alimentare polemiche e di cogliere dal "male" il bene.
    Ora, dopo aver approfondito leggendo per capire girando sul sito(a me piace capire, prima di esprimere giudizi...) forse... capirei ancora di meno le reazioni.
    Consentimi, infine, una riflessione di merito. Scrivi (come considerazione generale): "Se una persona pecca di arroganza, di poca educazione e di rispetto, va trattata e considerata per quello che ha dimostrato di essere. Ne va dell'impegno che ciascuno di noi ha, nei confronti dell'altro, non solo di comprenderlo, ma anche di farlo crescere. E farlo crescere vuol dire aiutarlo a rispettare gli altri diversi da sé."


    Non condivido. Le persone forse, almeno in certi casi, vanno trattate per quello che sono non per quello che dimostrano di essere.
    Inoltre noi non siamo degli educatori. Io non mi sento impegnato nei confronti di nessuno... Chi sono io? Non sono nessuno e diffido d'ogni maestro buono o cattivo.
    Cordialità
  • Anonimo il 17/02/2012 23:39
    Mi scuso con Vincenzo se occupo un po' del suo spazio, ma mi preme rispondere ad Ettore Vita perché mi sento chiamato in causa, insieme ad altre persone, dal suo ultimo commento.

    Non condivido lo spirito "buonista" di Ettore di dare un colpo alla botte e uno al cerchio. Traduco meglio l'immagine. Non si può aver tutti ragione per un po' e tutti torto nello stesso tempo.
    Tornando allo specifico, sono convinto che porgere l'altra guancia non è positivo per nessuno. Se una persona pecca di arroganza, di poca educazione e di rispetto, va trattata e considerata per quello che ha dimostrato di essere. Ne va dell'impegno che ciascuno di noi ha, nei confronti dell'altro, non solo di comprenderlo, ma anche di farlo crescere. E farlo crescere vuol dire aiutarlo a rispettare gli altri diversi da sé.

    Mi dispiace ancora perché nel commento di Ettore ho notato una sorta di giudizio su quello che è, e che gradisce o meno Vincenzo Capitanucci. Pregherei, pertanto, Ettore di lasciare esprimere a Vincenzo, ciò che è di Vincenzo, senza volersi sostituire a lui.

    Termino col dire che questo "agorà" non è un sito di Poeti Consumati, ma un luogo in cui persone normali esprimono i propri pensieri e le proprie sensazioni, così come li sentono. Per cui, se qualcuno si crede di essere ad un livello superiore, può molto semplicemente cambiare sito o non commentare le opere che non ritiene di suo gradimento.
    Se queste persone non scrivono altrove, debbo supporre che la loro sia solo paura di non avere sufficiente valore intrinseco per confrontarsi con poeti veri.
  • Anonimo il 17/02/2012 23:02
    Mi scuso con Vincenzo che ormai mi conosce da tempo, ma vorrei rispondere a Ettore Vita che ha espresso un suo giudizio anche sul commento mio. A lui dico che non sono d'accordo perché il rispetto chiama rispetto, specie fra persone che dovrebbero essere più sensibili di altre.
  • Anonimo il 17/02/2012 19:51
    Un capolavoro... evvabene che ci hai abituiato a stupende poesie, ma questa è davvero speciale. grande poeta, Vincenzo... mi trovo d'accordo con quella matta dell'Amorina... strano, un vecchio e la bambina... mah?... ciaociao, Superman
  • Anonimo il 17/02/2012 17:42
    Vincé, sai emozionare con le tue parole sia quando parli d'amore, sia quando vuoi farci riflettere su altri argomenti.
    Il messaggio che vuoi trasmettere, come oggi, arriva sempre nel cuore.
    Colui che non lo comprende e pensa alle forme anziché ai contenuti, o che provoca per invidia, inceve di pensare a far giungere, il proprio messaggio, è solo un formalista privo di consistenza.
    Ps: L'educazione e il rispetto verso tutti, a cominciare con l'uscire dall'anonimato, sarebbe d'obbligo, specie per chi esprime giudizi del tutto personali.
    Bravo Vincé!
  • - Giama - il 17/02/2012 17:09
    Questa mattina "ho dialogato" un pochino con il bravissimo autore Giuseppe Abbamonte e vorrei, se mi permetti, riportare un commento che gli ho lasciato, leggermente modificato, in questa tua:

    Quanti significati può avere un sorriso!
    Soprattutto un sorriso ha senso proprio perché esprime un significato.

    I versi, le parole in essi contenute, tendono a quel significato, non sempre univoco, così come un sorriso.

    Il sorriso è pura espressione, l'uomo poi esprime sé stesso attraverso il sorriso,
    allora donare un sorriso è donare la propria espressione e quindi sé stessi.

    E questo penso sia il significato di ogni poesia.

    Le nostre poesie dicono questo, certo lo fanno in forme diverse e non sempre si riesce a essere completamente trasparenti, ma un sorriso arriva sempre.

    Aggiungo grazie a Te Vincenzo:

    Un sorriso è l'espressione di un'emozione, quando la poesia riesce a donare un sorriso, a lasciare delle emozioni, allora è poesia.
    non tutti viviamo le emozioni allo stesso modo, ovviamente, non tutti sentiamo allo stesso modo; con ciò non voglio dire che qualcuno senta più di un altro, semplicemente ciascuno sente in modo differente.

    A me le tue poesie emozionano, così come mi emoziona il primo vagito di un bimbo, il suo sorriso, la gioia di una sposa, il pianto di una mamma e così via...
    perchè in ogni caso sto assistendo ad un'opera d'arte divina!

    Ciao caro amico mio, scusa se sono andato oltre...

    un abbraccio
    gia
  • Nicola Saracino il 17/02/2012 15:31
    Bellissime espressioni e "quando succede è un miracolo d'Amore", in questo Buco nero che è il Paradiso, dove ritroviamo l'Uno... se non gli sfuggiamo vagando per Indie e non volando come Nuova Colomba. Ciao Vincenzo. Nicola
  • karen tognini il 17/02/2012 14:49
    Come sempre Capitanucci Vincenzo riesce a far vibrare le corde di chi lo legge con il cuore...
    Suscita in qualcuno che non ha neppure il coraggio di mostrare ne il nome e ne la faccia grande gelosia.. e presunzione!!!
  • Anonimo il 17/02/2012 13:35
    Bravissimo Vincé. C'è molto da riflettere e, secondo me, nessuna cosa è mai scontata. Se mai di scontato c'è soltanto l'arroganza di alcuni che invece di scrivere in questo sito dovrebbero andarsene a quel paese di grandi poeti, ove li attendono a mani aperte, per una pacca sul culo.
    In quarto, qualcuno dovrebbe insegnare il rispetto ad alcuni altri e soprattutto a capire che la poesia non ha scemi... pardon schemi!
  • A. A. il 17/02/2012 12:40
    In primo luogo non è una poesia ma un monologo riflessivo.

    In secondo, le immagini sono scontate. In terzo, qualcuno di grande maestria dovrebbe insegnarvi a scrivere.
  • Anonimo il 17/02/2012 09:08
    guardare dentro fa un po' paura... FRA TUTTE TI RUBO QUESTA FRASE... OPERA DI SPESSORE NOTEVOLE, DAVVERO COMPLIMENTI
  • anna rita pincopallo il 17/02/2012 08:52
    poesia che fa riflettere molto bella e molto bravo
  • sergio il 17/02/2012 08:44
    una bellissima lirica. complimenti
  • Amorina Rojo il 17/02/2012 08:03
    Perle di saggezza universale fuse in un tutt'uno spiritual materiale ove l'Amore regna sovrano e appare unica soluzione ai mali dell'umanità... stupenda lirica ove la maestria dei versi fa il paio con l'originalità dell'idea e dell'impianto poetico... detto in lingua 'un potevo far meglio, Vincenzo... bacino
  • Don Pompeo Mongiello il 17/02/2012 08:01
    Lo Magno de allora il tuo capo cinge per questa tua eccezionale davvero!
  • vincent corbo il 17/02/2012 07:56
    Che bella!... Una lirica-riflessione che ci dovrebbe far riflettere a tutti sui valori della condivisione e della spiritualità.
  • karen tognini il 17/02/2012 07:42
    È importante tuffarsi nel cielo dell'Amore qualsiasi cielo sia...
    dove c'è calore.. abbracci sinceri... Amore puro... dove sai che non sarai mai solo...

    Vincenzo.. magnifica lirica... la Tua spritualita' è davvero emozione divina...

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