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Il nocciolo della questione

Passi i Tuoi giorni sfuggendo Te stesso
poi Ti chiedi

chi sei

che senso ha la vita

non passi mai abbastanza tempo da solo
uomo
come se avessi paura di rimanere faccia a faccia con un dio tenebroso

sei sempre portato a spasso da un guinzaglio di sentimenti
a cui non sai più ringhiare

fuggi in un libro per ritrovarti fra pensieri amici
ascolti musica per stare con un pubblico attento in un teatro di sinfonie
guardi un film immedesimandoti nella vita del protagonista

Sei solo solo
quando cammini a testa bassa fra la gente

quando sdraiato in un cielo di stelle
chiudi gli occhi
sprofondando in Te stesso

Dio che luce

ritrovarsi con Te sotto un nocciolo contorto

nudo di foglie

 

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8 commenti     2 recensioni    

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2 recensioni:

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  • Ettore Vita il 18/02/2012 22:10
    Amo questo tipo di poesia, ricca di contenuto.
    Contiene, a mio avviso, una idea forte, rivoluzionaria, anticonformista. Eppure è trattata in modo dolce; come una carezza i pensieri scendono nell'animo.
    Scendere. Questa credo sia la parola chiave. Scendere nel nostro abisso per trovare il senso della vita. Conosci te stesso era scritto sul tempio, solo così possiamo dare la nostra impronta alle cose. Noi abbiamo timore di guardarci dentro, non abbiamo né una mappa, né una guida e soprattutto abbiamo timore di trovarci inadeguati. Allora preferiamo estraniarci, guardare in Alto, leggere, ubriacarci di suoni. E ci sentiamo soli anche tra un fiume di gente.
    Solo quando spezziamo la catena che ci tiene al guinzaglio, solo quando ci liberiamo dei pensieri e di ogni orpello (come un nocciolo spoglio) raggiungiamo la consapevolezza e l'armonia. Vediamo la luce che brilla nel nostro Io. E riusciamo a guardare il mondo con occhi nuovi.
    Questa la mia lettura della poesia.
  • cristiano comelli il 18/02/2012 14:53
    Intanto ti devo un sincero ringraziamento per le correzioni fatte a "Les fleurs", molto precise, dettagliate e preziose. Questa tua poesia invita ancora una volta a dilatare la riflessione verso l'orizzonte di pensieri inesplorati. Quanto di ici è molto vero: l'uomo ha paura spesso di confrontarsi con la propria solitudine come se essa fosse un mostro indomabile oppure una brutta malattia da cui stare lontani. Occorre che cominciamo a cogliere la valenza della solitudine nel nostro quotidiano, altrimenti una parte più o meno consistente del nostro esistere sarà vissuta nell'indifferenza. Sedersi dinanzi a un caminetto, su una sedia o su una poltrona, senza televisione accesa e lasciare che a parlarci sia la nostra solitudine è la sfida che dovremmo imparare a raccogliere per vincerci sempre di più esseri umani. Grazie per averlo evidenziato e un caro saluto.

8 commenti:

  • Salva il 19/02/2012 11:23
    una poesia molto bella, trasparenza di essere e di dare. ciao
  • Anonimo il 19/02/2012 02:13
    chiusa spettacolare... bellissima opera.
  • Dolce Sorriso il 18/02/2012 22:43
    questa poesia è un gioiello prezioso, immagini e contenuti nitidi e bellissimi
    grande Vince!
  • giuliano paolini il 18/02/2012 17:51
    non la facevo una tua poesia poi ho letto che sei proprio tu
    ti voglio bene vincenzo anche perchè non sai mentire baci sentiti
    e tulipani
  • Anonimo il 18/02/2012 16:43
    Urka che bella... Vincenzo, ho giocato al superenalotto, così per celia... non lo avevo mai fatto, ma ho fatto un sogno alla napoletana... ahahah... se vinco prendo le tue migliori mille poesie e le facciuo pubblicare a mie spese... poi, sempre a mie spese, ne mando una ad ogni autore di PR... vabbè, anche allo staff... ahahah... questa merita due preferiti in uno. È fantastica, vera, efficace, calibrata, musicale... ah, mi dice mia moglie che esiste una parola sola per dire tutto: Bella!
    Ciaociao
  • Anonimo il 18/02/2012 15:09
    Verissimo Vincè...
    "non passi mai abbastanza tempo da solo
    uomo
    come se avessi paura di rimanere faccia a faccia con un dio tenebroso"

    Non è mai facile stare "soli" e "guardarsi dentro".
    Profonda riflessione e veritiera.
    Bravo Vincè!
  • Alessandro il 18/02/2012 14:25
    Domande e riflessioni sul senso della vita. Molto intensa
  • karen tognini il 18/02/2012 14:12
    Dio mio che meraviglia Vince...
    Dio che luce

    ritrovarsi con Te sotto un nocciolo contorto

    nudo di foglie

    Fantastica melodia del cuore...

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