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I quadri de me mama

Penso a me mama
e la vedo come che la xè,
tanto vecia.
La gièra 'na pitrice
'desso no la tièn penèlo in man.
La varda i quadri de i altri
e la passa i so' picoli dei
sora le tele
par sentir el segno del color,
el grumo de la tinta.
" Belo, el xè belo.."
la dize sospirando
e la pensa ai so' quadri
tachai in case de altri,
restai a dirghe
"Grassie che ti ne gà fati ".

 

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1 recensioni:

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  • Raffaele Arena il 18/02/2012 22:14
    Un capolavoro. E peccato che tua madre non possa in nessun modo riprendere il contatto con i colori, sarebbe una terapia meravigliosa per lei. Bellissima poesia. Anche mio padre è pittore!!!

18 commenti:

  • mauri huis il 20/02/2012 22:58
    Piccolo delizioso cammeo godibile anche da chi veneto non è.
    Ciao Mariateresa!
  • Giuseppe Amato il 20/02/2012 20:46
    Tu hai fatto un quadro così preciso e sensibile che merita una cornice speciale... nel canto delle tue parole tua madre assume una figura umana particolarmente toccante
  • mariateresa morry il 20/02/2012 17:04
    Ringrazio davvero tutti per le belle parole sentite, questa piccola cosa ancora non l'ho letta a mia madre, ma con il contorno della vostra presenza sarà ancora più gentile farlo... grazie!
  • Anonimo il 20/02/2012 17:01
    l'ho letta a voce alta... scriverla e leggerla in diletto è ancora più bella. Complimenti per il contenuto molto significativo.
  • sergio il 20/02/2012 16:04
    xe bèla, bèla, bèla, belisima.
  • Anonimo il 20/02/2012 15:17
    bellissima lirica... io credo che tua mamma a modo suo, abbia ancora nella sua mente i suoi colori, i paesaggi, tutto ciò che ha ritratto... un'artista rimane sempre artista... molto bella in dialetto... complimenti
  • Anonimo il 19/02/2012 20:42
    Che bello, torno oggi dal carnevale di Venezia, e vado a leggere una poesia: in veneziano. Per fortuna che c'è una certa somiglianza col triestina, va, altrimenti me la sarei persa Bella e basta.
  • alta marea il 19/02/2012 19:51
    Nono conosco il dialetto veneto, leggere la poesia però mi ha dato una bella immagine. Un bel quadro.
  • Pepè il 19/02/2012 16:23
    Riuscitissimo l'uso del dialetto di casa per esprimere al meglio l'intimità del rapporto madre/figlia.
  • Marco Briz il 19/02/2012 14:59
    Favolosa nel suo dialetto veneto, commovente nel suo contesto a dir poco spontaneo e famigliare... ea xè veramente bèa
  • Anonimo il 19/02/2012 14:09
    che bella lingua il veneto!
  • Dolce Sorriso il 18/02/2012 23:21
    che bella!! Mi ha incantata questa bella poesia... una dedica molto apprezzata.
  • Alèd il 18/02/2012 19:04
    Bellissima immagine di una pittrice anziana anche se non fosse stata... e mamma..
  • vincent corbo il 18/02/2012 18:59
    Sempre belle composizioni, in questo caso con un colore in più (quello del bellissimo dialetto).
  • mariateresa morry il 18/02/2012 18:09
    caro salvatore ti ringrazio perchè sei molto presente in quello che scrivo, grazie. La poesia dice: penso a mia madre e la vedo com'è, molto vecchia. Era un pittrice ma ora nn può reggere pennello in mano. Guarda i quadri di altri autori e passa le picole dita sopra le tele per sentire il segno del colore, il grumo della tinta. Bello, è bello, dice sospirando e pensa ai suoi di quadri, appesi nelle case d'altri, e rimasti a dirle: grazie di averci fatti.
    Detta in italiano suona meno bene.
  • Anonimo il 18/02/2012 17:57
    Penso di aver capito il senso della poesia, anche se non conosco il tuo dialetto. Vi ho colto il senso della vita che passa e del cambiamento che ci costringe a divenire spettatori, da attori che eravamo.
    Complimenti!
  • mariateresa morry il 18/02/2012 17:47
    grazie Lory, devo però dire che il veneziano non è un vernacolo, ma propriamente un dialetto ( se proprio non lo si volesse considerare una lingua) poichè esso è diffuso in tutti i ceti sociali che normalmente lo parlano.
    Che poi esso sia straordinariamente musicale, questo è proprio vero, anche per una sua caratteristica pronuncia cantilenata che qui purtroppo non è possibile far sentire. Grazie
  • loretta margherita citarei il 18/02/2012 17:37
    molto apprezzata, il vernacolo ha la magia della musicalità

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