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Il passo della tarantola

Una goccia di assenzio gelato... muoio nel possibile, rinasco nell'effettivo.
La tarantola, mangiatrice di anime, tesse le sue fila d'inchiostro con gli occhi rossi di ghiaccio, mentre oltre la collina il falco lotta con il serpente fra sangue e artigli, sotto la luna dallo sguardo da civetta predatrice...
le stelle, cantrici dell'alba, stridono di lapislazzuli
nel vento tiepido delle notti insonni nel braccio di celesti sussuratori di musica e parole.. così, dunque, ho visto il vero volto degli uomini, le distese amare di fango e sabbia, ho scorto negli orizzonti violacei, sogni e soli variopinti, accesi e spenti nella loro discesa

 

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5 commenti:

  • mauri huis il 02/03/2012 17:41
    Bravo Marco, hai descritto a tinte forti la vita con le sue lotte le sue insidie e le sue trappole. E la luna con gli occhi da civetta è la sorte in agguato. Piano con l'assenzio, però, mi raccomando!
  • Dolce Sorriso il 19/02/2012 21:32
    bella e particolare, molto gradita.
    Un applauso
  • loretta margherita citarei il 19/02/2012 17:33
    belle metafore piaciuta
  • Alessandro il 19/02/2012 14:13
    Il vero volto dell'uomo, una volta scostato il velo. Un viaggio nella rivelazione disillusa. Davvero particolare
  • Vincenzo Capitanucci il 19/02/2012 06:55
    ho visto il vero volto dell'uomo... distese amare di fango e di sabbia... accendersi e spegnersi... nella discesa... di musica e colorate parole..

    Affascinante Marco...

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